Voglia di passare dal grigio al granata
Forse è stata una scelta dettata dall’inconscio, molto più probabilmente dal fatto che da un punto di vista cromatico il grigio e il granata stanno bene insieme, ma decidere di realizzare le tute di questa stagione con questi due colori ha una valenza probabilmente anche profetica. Il grigio, colore indubbiamente molto elegante, spesso però indica anche anonimato perché non risalta e si mimetizza fra sfumature decisamente più sgargianti, da alcuni è considerato quasi un non-colore in quanto ottenuto dal bianco con l’aggiunta del nero. Grigie e incolori sono state definite spesso le ultime stagioni del Torino, caratterizzate da prestazioni sportive mediocri e spesso altalenanti nei risultati: qualche vittoria, tanti pareggi e parecchie sconfitte. Il granata invece è un colore intenso, sanguigno che denota carattere, determinazione, voglia. Ed ecco che nelle tute del Torino ritroviamo fianco a fianco questi due colori, grigio e granata, quasi a voler simboleggiare cromaticamente la volontà di lasciare alle spalle il grigio passato per andare verso un futuro granata.
“Volere è potere” ripete instancabilmente mister Ventura. Se si vogliono abbandonare le prestazioni incolori si può farlo con il lavoro quotidiano negli allenamenti, che comporta sudore e sacrificio, ma al tempo stesso soddisfazione e quindi sorrisi per essersi messi nella condizione di poter far bene quando si scende in campo per la partita, che ha come posta in palio i tre punti. Dal primo allenamento stagionale ad oggi si è prima, poco alla volta, percepito e poi verificato sul campo con i risultati, che l’anonimo grigio che permeava tutto e tutti gradatamente, come la nebbia che tutto avvolge e imprigiona, viene squarciato per far posto, giorno dopo giorno, al granata che sempre più vuole imporre la sua forza dirompente. Che di grigio ve ne sia ancora molto è naturale, si è ancora in una fase iniziale della stagione, ma che il granata ormai si sia impossessato di una porzione seppur piccola, però ben delineata, di spazio è innegabile.
Il Torino ha disputato sei partite ufficiali, fra Coppa Italia e campionato: quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta; ha subito tre gol e ne ha realizzati sette. Come andamento non è male, visto che la sconfitta, che ha significato anche l’eliminazione dalla Coppa Italia, non rappresenta un vero problema, perché questo torneo non era tenuto in considerazione in quanto l’interesse e la totale attenzione sono rivolti al campionato, poiché l’unico obiettivo stagionale per tutti è il ritorno diretto in serie A. Per far si che il granata occupi sempre più spazio a scapito del grigio, da tenere sempre presente come monito per evitare di tornare indietro al passato, bisogna che lunedì sera nel posticipo della quinta giornata con il Brescia si dia continuità ai risultati fin qui attenuti. Dare continuità sia come prestazione sia come risultato servirà come segnale verso se stessi e verso gli avversari: il Toro sta tornando, il granata è il colore del futuro.