Visto dalla curva: tifosi afflitti

Elvis Bogetti
La scorsa settimana ho iniziato il mio articolo con questa frase: "Inguardabili, Impalpabili, Indegni, Indifendibili". Sono passati pochi giorni e nulla è cambiato (se non il mister); so che una squadra ha bisogno di tempo per assorbire gli insegnamenti dell'allenatore ma io, come altri migliaia di tifosi del Toro, non ho più voglia di aspettare.
Leggendo i forum di numerosi siti ho potuto osservare che il sentimento maggiormente provato dai tifosi granata è la VERGOGNA; i tifosi provano vergogna per come gioca la propria squadra del cuore e si vergognano quasi a tifare TORO. Ieri è stata una bella partita per 50 minuti, tanto bella da illudere chi la osservava a dire: "Beh ... allora siamo ancora capaci a giocare? Poi è successo qualcosa.
O i giocatori si sono rivisti troppo belli ed hanno lasciato spazio all'arroganza ed alla compiacenza, dimenticando l'umiltà e il sacrificio, oppure sono stati posseduti dagli alieni. Il tecnico del Bologna nell'intervallo ha distrutto per rabbia gli spogliatoi ed ha preso per gli attributi i propri giocatori, i quali hanno risposto a voce a alta al loro mister gridando: "Forza andiamo a scornare il TORO" e così hanno fatto. Il nostro mister Novellino invece non ha saputo trasmettere un minimo di grinta ai propri ragazzi, magari per paura che per l'ennesima volta gli girassero le spalle, o si arrabbiassero perché li ha trattati male.
Nella vita di tutti i giorni, credo che sia meglio parlare e non gridare, affrontare i problemi con un dialogo tranquillo, ma lo si può fare solo con chi è disposto ad ascoltare; per le persone che non vogliono sentire bisogna far vedere chi comanda. Un buon dirigente aziendale, o in questo caso un allenatore, deve essere considerato un leader per essere ascoltato. E in una società non ci possono essere troppi leader perché altrimenti diventerebbe anarchia. In questo momento al Toro non si sa chi sia il leader (e credo non lo sia neanche Cairo) ma si deve fare in fretta ad eleggerlo perché non possiamo perdere altro tempo.
È triste sentire dei tifosi che si vergognano della propria squadra, anche se magari è un sentimento momentaneo, ma è dovere della squadra stessa trovare la forza per risollevare il morale delle curve, perché NOI l'abbiamo fatto tante volte diventando il dodicesimo uomo in campo.
Non prendiamocela comoda perché siamo comunque in tempo, perché siamo solo alla fine del girone d'andata, ma rendiamoci conto che siamo purtroppo GIÀ a metà campionato. Non aspettiamo le ultime partite per raggiungere una situazione di classifica tranquilla perché altrimenti si rischia di fare come da piccoli: i compiti delle vacanze li si faceva il giorno prima dell'inizio della scuola per poi avere come risultato il fatto di averli fatti male e non averli fatti tutti.
Ma forse il problema di noi tifosi è che mettiamo troppa pressione ai giocatori, perché NOI abbiamo la storia, perché NOI abbiamo il cuore Toro, perché NOI sappiamo buttare il cuore oltre l'ostacolo, perché NOI non siamo la seconda squadra di Torino, perché NOI ... , perché NOI ...
Amici del Toro non affliggetevi, non vergognatevi di provare quel forte sentimento per la nostra squadra del cuore, ma facciamoci un po' da parte. Proviamo anche questo: non assilliamoli più, sosteniamoli ma non mettiamoli troppo sotto pressione. Penso che a questo punto ci debba provare (e riuscire!!) il mister Novellino e la società, penso che Cairo debba avere il pugno duro con i giocatori e non sempre con l'allenatore, ma soprattutto penso che Cairo deve fare autocritica, perché una azienda che va male spesso è perché è gestita male.
I miei vogliono essere consigli, o meglio essere critiche costruttive, perché "CHI PORTA UN PROBLEMA SENZA UNA BOZZA DI SOLUZIONE, FA PARTE DEL PROBLEMA".
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