Si vuole o no allestire la squadra intorno a Ogbonna e Bianchi?

Tenere o cedere Ogbonna e Bianchi è il shakespiriano dilemma. Gillet, Gazzi, Sansone, Barreto, Floccari, Pasquale, Domizzi e Pato Rodriguez sono trattative di mercato che possono diventare annunci di nuovi giocatori in qualsiasi momento.
28.06.2012 12:06 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Si vuole o no allestire la squadra intorno a Ogbonna e Bianchi?
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

La premessa è doverosa: quasi tutte le squadre hanno bisogno di rinforzi di qualità e finora il calciomercato è stato fatto a parole e i fatti concreti, a parte la risoluzione delle comproprietà, si possono contare sulla punta delle dita di una mano; a parziale discolpa dell’accusa d’immobilismo alle dirigenze va detto che il mercato inizierà ufficialmente il primo luglio. Anche se si parte da questi presupposti, il tifoso del Toro è sempre più sconcertato dal fatto che la rosa per la prossima stagione sia del tutto inadeguata e mancante di tasselli fondamentali quali, tanto per fare un esempio, il portiere. Ogni giorno si dice che è quello buono per gli annunci ufficiali di nuovi ingaggi e poi inesorabilmente trascorrono le ore e tutto tace, così si passa al giorno successivo e si ricomincia da capo. Gillet, Gazzi, Sansone e poi ancora Barreto, Floccari, Pasquale, Domizzi, Pato Rodriguez a parole sono giocatori granata da un pezzo, in effetti continuano ad essere oggetto del desiderio e chiacchiere da bar.

Non solo per quel che riguarda il mercato in entrata, ma anche per quello in uscita tutto è fermo. Sotto questo aspetto potrebbe essere positivo che nessun granata sia stato ceduto, ma sorge il dubbio che le cessioni non siano avvenute solo perché non sono ancora arrivati rinforzi e quindi a parte i discorsi relativi a Ogbonna e Bianchi - gli unici due calciatori interamente di proprietà granata che hanno mercato e se non viene richiesta per loro una cifra assolutamente non in linea con l’attuale crisi economica possono rappresentare il tesoretto che permetterebbe di allestire la squadra per il prossimo anno - il mercato in uscita è fermo per non assottigliare ancora di più il parco giocatori.

L’obiettivo del Torino è quello di una salvezza senza troppi affanni che ponga le basi per restare continuativamente in serie A. Per centrare questo obiettivo bisogna che venga fatta chiarezza su quali siano o meno i giocatori intorno ai quali si deve costruire la squadra per il futuro. Stando alla rosa attuale è scontato che i calciatori che possono essere il fulcro del futuro sono Ogbonna e Bianchi, però sono anche i soli che se ceduti permetterebbero di far cassa. Ecco perché è fondamentale che la società prenda al più presto una decisione su di loro: tenerli o cederli, questo è il shakespiriano dilemma. Risolverlo definitivamente avrebbe un effetto domino che sbloccherebbe definitivamente il mercato granata. All’inizio ufficiale del calciomercato mancano tre giorni, al raduno per la nuova stagione undici e alla partenza per il ritiro quindici, se il mondo secondo il libro della Genesi è stato creato in sei giorni quindici per allestire all’ottanta per cento, come ha promesso Cairo, una squadra di calcio in linea con gli obiettivi sono più che sufficienti: basta passare dalle parole ai fatti.