Le difficoltà di mercato del Torino possono diventare assist. Ma serve budget per rinforzare la squadra

Le difficoltà di mercato del Torino possono diventare assist. Ma serve budget per rinforzare la squadra
Cairo e Petrachi
© foto di Elena Rossin
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Che il mercato di gennaio sia difficile è risaputo perché chi ha giocatori buoni se li tiene ben stretti e chi ha bisogno di aggiustare la rosa si trova a dover fare i conti con calciatori che non rientrano più nei piani tecnici da dover piazzare altrove e anche con la legge del so che ti serve il mio giocatore per cui se lo vuoi sborsa i soldi.  E il Torino è proprio in questa situazione con in aggiunta il problema della lista: se non libera posti fra gli over 22 non può prendere nessuno che abbia più di 22 anni.

Alle volte però le difficoltà possono persino essere trasformate in punti di forza. Ad esempio, il Torino ha giocatori che non rientrano nei piani tecnici perché ora la squadra gioca con il 3-5-2 e vi sono elementi che erano stati presi per il 4-2-3-1 e alcuni hanno reso meno di quanto legittimamente si potesse attendere. Ebbene alcuni di questi calciatori hanno più di 22 anni per cui se dovessero fare i “capricci” nell’accettare potenziali nuove squadre potrebbero essere tolti dalla lista per fare spazio a nuovi arrivi. E questo metterebbe la società in una posizione di forza sia nei confronti dei giocatori che ha già sia del mercato, in quest’ultimo caso: per noi la lista, già limitata a 21 posti rispetto ai 25 per la mancanza di calciatori over 22 provenienti dal vivaio, non è un problema.

Detto questo, però per fare la spesa, soprattutto quando si devono prendere molti ingredienti per cucinare un discreto piatto, servono soldi. Il presidente Cairo tre giorni fa aveva dichiarato proprio a proposito del mercato: “Quello che conta è prendere giocatori funzionali, di qualità e che possano darti una mano vera e non prendere tanto per prendere”. Ecco appunto la parola chiave è qualità. Infatti non si può acquistare niente che abbia qualità senza spendere il giusto. Quindi non si può solo sperare che Petrachi si trasformi in alchimista e prenda calciatori di qualità spendendo solo qualche centesimo o che debba obbligatoriamente prima vendere per poi comprare, cosa quest’ultima che allungherebbe i tempi e finirebbe, come al solito, per far arrivare i rinforzi a fine mercato e non subito. Senza contare che per giunta anziché prendere le prime scelte farebbe virare sulle seconde o terze abbassando quindi la qualità. Per cui Cairo per essere coerente con quanto ha affermato deve inevitabilmente aprire i cordoni della borsa.

Il Torino ha la peggior difesa del campionato, insieme a Fiorentina e Udinese, con 28 gol subiti in 17 partite e non conta che 19 siano stati incamerati in sole 5 gare, Inter (5), Atalanta (3), Lazio (3), Como (5) e Milan (3), perché anche in quasi tutte le altre partite sono stati subite reti per gravi disattenzioni e errori singoli e collettivi, inaccettabili anche all’oratorio. A questo va aggiunto che la squadra, pur avendo un buon potenziale offensivo, segna relativamente poco: 17 gol, uno è stato un autogol. E’ quindi evidente che oltre a rinforzi in difesa, occorrono almeno due centrali, uno possibilmente di piede mancino, un mediano vecchio stile e almeno un uomo di fascia che sappia crossare con precisione. Quattro nuovi giocatori possono sembrare tanti, ma non è così poiché sono il minimo indispensabile alla luce di ciò che si è visto finora in campo.       

All’apertura del mercato mancano tre giorni e la chiusura sarà lunedì 2 febbraio ore 20. In questo arco di tempo il Torino giocherà 7 partite, 6 di campionato più gli ottavi di Coppa Italia: Verona (domenica 4), Udinese (mercoledì 7), Atalanta (sabato 10), Coppa Italia Roma (martedì 13), Roma (domenica 18), Como (sabato 24) e Lecce (week end 1 febbraio). Oggi la squadra di Baroni ha 20 punti ed è al 13° posto. Guardando la classifica il Como è 6° e ha 27 punti, seguono Bologna 26, Lazio 24, Sassuolo, Atalanta e Udinese 22, Cremonese 21 e alle spalle dei granata ci sono Cagliari 18, Parma 17, Lecce 16, Genoa 14, Verona 12, Pisa 11, Fiorentina 9 e va tenuto conto che, causa supercoppa italiana, ci sono da recuperare Napoli-Parma e Inter-Lecce (il 14/1) e Verona-Bologna e Como-Milan (il 15). E’ lampante che è meglio non aspettare l’ultimo giorno di mercato per prendere rinforzi onde evitare di doversi guardare alle spalle.