La vita è strana... cosa farei se fossi Ciuccariello
Sabrina Gonzatto
La vita è strana. La vita granata ancor di più. Perché non è capitato a me di ricevere in eredità tutti quei soldi? Il signor Ciuccariello, di nobile casato (pare) dopo tante peripezie è riuscito a coronare – mai termine fu più appropriato vista la sua propensione per la monarchia – un sogno: diventare un ricco ereditiere. Se non fosse perché il nostro Mister X è felicemente accasato con prole numerosa, verrebbe da dire che domani, festa di San Valentino, è lui l’uomo da corteggiare!
Mi piacerebbe comprare il Toro con i soldi di un’eredità. E sapete cosa farei? Ristrutturerei la palazzina Cepu, dalla quale tra un paio di settimane traslochiamo, facendola tornare ancora più bella che ai tempi di Pianelli. Così il Toro avrebbe di nuovo una sede degna di questo nome.
Poi metterei le mani sul Fila. E anche lì lavoro ce ne sarebbe da fare. E tanto.
Contemporaneamente, non potendo più comprare calciatori, punterei tutta la mia attenzione verso la squadra e il suo allenatore, da lontano però. Manderei Foschi in giro per il mondo a cercarmi nuove promesse per la Prima Squadra.
In attesa di trovare un centro sportivo per il settore giovanile, farei diventare il campo Agnelli, una roccaforte granata. La vestirei di bandiere e stendardi. Inviterei i tifosi a sostenere i giovani e far tornare il vivaio del Toro, un signor vivaio. Facendo contenti Comi, Benedetti e tutta la famiglia del settore giovanile, tutti amici cari. Tra parentesi: il mio in bocca al lupo alla Primavera che sta disputando il Torneo di Viareggio!
Farei tante cose con 60 milioni di euro…anche con 30!
Ma non sono una ricca ereditiera…e quindi non posso che provare un pizzico di invidia per questo signore, spuntato così, all’improvviso. Terminare con il motto: Avanti Savoia! - ho letto che la famiglia Ciuccariello sembra avere dei legami antichi, antichissimi, con gli antenati del “ballerino” Emanuele Filiberto, Ema per gli amici – mi sembra irrispettoso nei confronti del nostro Presidente Cairo. E poi ad Urbano che cosa manca? La r moscia ce l’ha e il resto…beh il resto vien da sé. Quindi, avanti Cairo. Noblesse oblige.