La continuità la nuova forza del Toro

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La squadra granata è, insieme all'Inter, una delle due compagini rimaste imbattute nel girone di ritorno e ha rischiato di rimanere l'unica dopo che l'Inter, nel posticipo contro la Roma, è andato sotto di due gol, riuscendo poi a rimontare fino al 3-3 finale. Questo è sicuramente sinonimo di continuità per la squadra di Novellino, che però avrebbe bisogno di qualche vittoria in più per togliersi da una posizione di classifica ancora deficitaria.

Le dirette concorrenti sono andate a corrente alternata, la Reggina si è fermata sull'1-1 contro la Fiorentina, giocando meglio dei viola, il Lecce si è fermato contro l'Udinese che, prioprio dopo la sconfitta di domenica contro il Toro, ha trovato un nuovo ritmo. Nell'anticipo di ieri il Bologna ha perso contro la Lazio, permettendo così al Toro di superare i felsinei in classifica, ma sta risalendo il Chievo che è andato a cogliere la vittoria addirittura sul campo dell'Atalanta e in questo momento i clivensi sono il gruppo più in forma nella lotta alla salvezza.

Questa che si apre è la settimana del derby, dove in casa granata si sogna il colpaccio, pensando, anzi sperando, che la Juve sia distratta dal ritorno di Champions contro il Chelsea. Cairo però è stato perentorio, quello di sabato non deve essere vissuto come un match estremamente emozionante, bensì essere considerata una partita normale, dove il Toro deve pensare di fare risultato non per orgoglio personale, ma per la classifica. Una partita come le altre, anche se non sarà così per nessuno. Però può servire a non caricarsi troppo e poi sbagliare per troppa tensione.