Il Toro stecca la prima
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Flavio Bacile
Difficile giudicare una squadra alla sua prima uscita, resta il fatto che il Toro ha perso la prima di campionato, in casa, contro una squadra neopromossa, e questo è un dato incontrovertibile. Che poi il Varese resti pur sempre una brutta gatta da pelare, e tutt’altro discorso. Insomma il Toro ha perso contro una buona squadra, che non è però una pretendente alla promozione, ma una squadra che lotterà fino alla fine per centrare il suo obiettivo, che è la salvezza. Per me era la squadra giusta per la prima di campionato, e non come leggo, il peggiore avversario che potesse capitare. Semplicemente perché è una squadra che deve “imparare” a gestire la categoria, a conoscere il campionato, a calibrare forze ed impegno, questo senza nulla togliere a Sannino che è un ottimo allenatore, e senza sottovalutare l’organico del Varese che è un organico giusto per la cadetteria. I meriti del Varese fanno paio con i demeriti del Toro, tanto è stato ordinato, intenso, reattivo il Varese, tanto non lo è stato il Toro, che è apparso quasi legato, con alcuni uomini ancora non in condizione, e non parlo degli ultimi arrivati. Non ho poi apprezzato che alla prima di campionato il Toro sia ancora un cantiere aperto, si parla di due o tre innesti ancora possibili, in ruoli non marginali. È evidente che cominciare il ritiro con la squadra già fatta, facilita e non poco il lavoro dell’allenatore, altrimenti non si capirebbe l’importanza del ritiro pre-campionato, si potrebbe tranquillamente farne a meno, con buona pace di presidenti e giocatori. Il fatto che Sgrigna si sia allenato con i compagni sola da giovedì, e Bernacci abbia potuto fare un solo allenamento con la squadra, entrambi titolari contro il Varese, a mio parere non depone a favore del Torino, che è una squadra che per tradizione, cultura, bacino d’utenza, importanza storica nel panorama nazionale, tifoseria, deve partire sempre per vincere il campionato, sia pur cadetto, e questo molto prima dell’avvio dello stesso.
In e Out di Torino-Varese
Out
La società : per quanto detto sopra
Lerda: tante attenuanti tutte giuste, ma la formazione del primo tempo non mi è piaciuta per niente, evidentemente è piaciuta poco anche a lui visto che ad inizio ripresa ha effettuato due campi. Da capire ancora quale possa essere la posizione migliore per Sgrigna, almeno per il mio gusto personale.
Morello: buoni interventi, ma i dubbi sul primo gol restano;
Filipe: imbarazzante in fase difensiva, sembra aver un buon passo, deve perciò sfruttarlo;
Ogbonna: è sempre tra i miei preferiti, ma questa volta l’ho visto appesantito, messo troppo spesso in difficoltà da Cellini che è sicuramente un buon giocatore, ma non basta per giustificare la sua prestazione;
Gorobsov: non è quasi mai entrato in partita, un peccato, perché mi sembra un talento naturale;
Belingheri: ennesima prestazione opaca di un giocatore che fatica a ritrovarsi;
Stevanovic: sembra avere i colpi giusti, non li mette in mostra, anzi sbaglia un contropiede che doveva finalizzare meglio, cercando la rete come fanno i giocatori “con i colpi giusti”
Bernacci: non è Bianchi quindi non andrebbe servito come Bianchi, ma quando gli capita la palla alla Bernacci, cioè rasoterra, sbaglia un gol clamoroso;
Zanetti: aggiunge peso e cattiveria ad un centrocampo che era apparso troppo morbido nel primo tempo, ma per me non basta, mi aspetto da lui anche della qualità.
IN
Di Cesare: non proprio lindo da colpe sul secondo gol del Varese, ma autore di alcune chiusure pregevoli;
Garofalo: mi è apparso sottotono fisicamente, è riuscito comunque a garantire un buon apporto alla fase offensiva e ha sbagliato nulla in quella difensiva
Obodo: parte male, dopo il gol cresce fino a chiudere come migliore in campo dei granata;
Sgrigna: sicuramente il maggior talento di questo Toro, tecnicamente parlando può accendere la partita in qualsiasi momento, a tratti lo fa, ma non basta per acciuffare il pari;
Rivalta: il solito, cioè un giocatore solido, che non eccede mai, sia nella buona che nella cattiva sorte;
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