Giulio Cavalli (regista e attore antimafia): "Nel 2013 Meroni sarà in teatro"

Giulio Cavalli vive con la scorta perchè si occupa di mafia del Nord e ha un sogno proibito: "Prenderei Del Piero"
16.05.2012 18:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Giulio Cavalli (regista e attore antimafia): "Nel 2013 Meroni sarà in teatro"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Questa sera a Radio Beckwith è intervenuto un tifoso granata molto particolare, l'attore e regista teatrale Giulio Cavalli, tra l'altro ospite martedì sera della trasmissione in onda su La7, "Quello che (non) ho",  con Roberto Saviano e Fabio Fazio. "Certo che seguirò la partita del Toro, sarà Stefano Caselli ad aggiornarmi", aveva detto l'artista di Lodi. Giulio Cavalli coltiva ancora un sogno, che è da molti anni nella sua mente: fare un'opera teatrale su Gigi Meroni. "Sono quasi certo che nel 2013 andrà in onda e se non ci daranno gli spazi ce li prenderemo", ha avvisato Cavalli. "Proprio in questo periodo di crisi, anche di idee, un personaggio come Gigi è attuale, perchè ci vuole gente di fantasia per riportare nuovo entusiasmo", ha aggiunto. "Dopo aver lavorato prima con sua sorella, ora ho trovato un grande collaboratore nel nipote, che si chiama come lui: Gigi Meroni. Pochi sanno che è un grosso dirigente della cinematografia americana. Abbiamo già pronte le musiche. Ci siamo quasi...".

Giulio Cavalli, che era stato ospite per una breve comparsa ad "Anno Zero" di Santoro, vive con la scorta. Motivo? Giulio ha cominciato a fare teatro civile nela sua opera "Cento passi dal Duomo", prendendo spunto da Peppino Impastato, ovvero ironizzando sulla mafia che sta al Nord e da qui sono arrivate le minacce che hanno portato il "Roberto Saviano" del nord ad essere tutelato dallo Stato. Non si è mai imbattuto nella criminalità organizzata nel calcio, ma ha citato Libera che dopo una ricerca ha scoperto che: "Nel calcio si riciclano soprattutto soldi illegali, in particolare nelle piccole società, dove però a volte circolano talmente pochi soldi che non c'è possibilità nemmeno per il riciclaggio".

Sul Torino Giulio è ovviamente ottimista per la promozione e spera che Ventura rimanga: "Perchè ha saputo creare un gruppo ed è giusto che continui". Parlando di innesti futuri Giulio ha fatto un nome che potrebbe sembrare una provocazione, ma invece non lo è: "Io prenderei Del Piero". E chissà quanti sotto, sotto un pensierino ce l'hanno fatto ma non si sentono di ammetterlo. Un altro nome sarebbe quello di Seedorf: "Un grande, ma ha tante attività extra calcio che non potrebbe forse essere concentrato solo al campo".