Darmian: "Preferisco la fase difensiva, è sempre meglio non prendere gol"
Oggi in conferenza stampa è stato il turno del giovane terzino destro Matteo Darmian di farsi conoscere meglio e di presentarsi ai tifosi granata.
Da un punto di vista tecnico chi è Matteo Darmian, si descriva.
“Sono un terzino che cerca di giocare la palla anche se non spingo tantissimo, però cerco di dare il mio contributo sia in fase offensiva sia soprattutto in quella difensiva. Preferisco la fase difensiva perché è sempre meglio non prendere gol. A segnare ci pensano i nostri attaccanti”.
Con chi si trova meglio a interagire in campo?
“Tutti i miei compagni sono ottimi giocatori, non c’è uno in particolare. Stiamo cercando di prendere le giuste misure e aumentare l’affinità per poter scendere in campo nel migliore dei modi, in modo da essere un gruppo coeso e vincere”.
E fuori dal campo con quale dei suoi compagni ha legato di più?
“Divido la stanza con Basha e con lui ho legato molto. Anche con gli altri giovani Verdi, Stevanovic, dirne due o tre sarebbe riduttivo è un ottimo gruppo”.
A proposito di gruppo si è inserito bene? Si sente già parte integrante?
“Sì, mi sono inserito bene grazie anche all’aiuto dei ragazzi che già c’erano lo scorso anno che da subito hanno interagito con noi nuovi e ci hanno integrato: non ci sono stati problemi”.
Cosa l’ha spinta a venire al Torino?
“Io ho scelto il Toro perché è una società ambiziosa che punta alla serie A e una grande piazza nella quale si può crescere bene. Ventura è un grande allenatore che fa giocare la squadra a calcio e quindi ci divertiremo e cercheremo di fare di tutto per vincere”.
Ventura le ha già dato qualche indicazione particolare?
“Il mister cura tutti gli aspetti, soprattutto i particolari che fanno la differenza in un campionato come la Serie B”.
Ha sempre giocato nel ruolo di terzino?
“Nelle giovanili ho anche giocato da difensore centrale, ma negli ultimi anni sempre da terzino destro”.
Quali sono stati gli allenatori che hanno influenzato maggiormente la sua carriera?
“Tutti mi hanno dato qualche cosa di positivo, in particolare Evani e Galli nelle giovanili del Milan, dove sono arrivato a dieci anni e poi ho fatto tutta la trafila. Ma anche gli allenatori che ho avuto nelle prime squadre nella mia breve carriera nel Padova e nel Palermo. Rossi mi ha fatto crescere molto”.
Come è stata finora la sua preparazione?
“E’ stata buona, mi è servita per iniziare a conoscere il gruppo, il lavoro e i compagni. Indubbiamente le definirei due settimane positive”.
Che tipo di campionato si aspetta?
“La B è un campionato difficile. Sulla carta si dice che ci siano alcune squadre più forti, però ogni sabato si va a giocare su campi difficili e dovremo sempre dimostrare il nostro valore sia in casa sia fuori”.
Domani l’amichevole con la Fiorentina, una sfida che dà stimoli.
“Sicuramente, ci teniamo a far bene per concludere questi quindici giorni di lavoro e mettere in pratica quello che ci chiede il mister e che abbiamo provato durante gli allenamenti. Anche se è un’amichevole di inizio stagione non fa piacere perdere e fare brutte figure quindi daremo il massimo”.