Che bel Toro
Finalmente un bel Toro, e ci voleva per vivere serenamente questo Natale, e per chiudere nel migliore dei modi un anno che ha regalato tante soddisfazioni alla tifoseria granata. È vero, con un pizzico di buona sorte in più si poteva portare a casa qualche punto in più, specialmente nelle partite interne contro Cagliari, Inter ed Udinese, ma alla fine ci si può, a ragione, ritenere soddisfatti di quanto fatto fino a questo punto.
Contro il Chievo, il Toro ha fatto la sua più bella partita interna, per intensità, per lucidità e per maturità. Rischiato praticamente nulla contro una squadra che aveva la settimana precedente battuto la Roma, e governato per lungo e per largo una partita che ha visto un unico protagonista, il Toro. Buonissima la partita della mediana con Gazzi autore di una partita da incorniciare, buono anche l’apporto di Vives che è riuscito a mettere ordine al gioco con giocate semplici ma efficaci, altrettanto preziosa è stata la partita di Glik, insomma non avrà il piede vellutato, ma non scende mai il suo livello di concentrazione riuscendo a dare un apporto costante per tutta la durata del match. Buona, anzi più che buona, la partita di Sansone, e non era facile, anche perché è sembrato a tutti gli effetti un esame prima del calcio mercato. Personalmente penso che Sansone, rispetto agli altri attaccanti, aggiunge estro e fantasia, senza dimenticare il lato pratico, cioè, regala allo spettacolo quello che c’è da regalare, senza perdere in pericolosità. Buono nella sostanza tutto il Toro e non potrebbe essere altrimenti, se il Chievo non è riuscito ad imbastire una sola azione pericolosa in novanta minuti, il merito va distribuito ugualmente a tutti i granata.
Ora ci aspetta il mercato, e per dirla tutta non mi aspetto proprio nulla. Non vedo un giocatore che possa realmente permettere al Toro di fare il salto di qualità, specialmente in attacco. Come più volte ho detto se esiste una punta da 20 gol a stagione, da affiancare a Bianchi, dubito che il Toro abbia la forza di portarlo a casa. Anche perché, tolta forse la Roma, tutti sono alla ricerca di un giocatore simile. Si può invece ragionevolmente pensare di rafforzare l’organico, e d’innesti se ne possono fare in tutti i reparti. I nomi che si leggono sono poi alla fine sempre gli stessi, segno che il mercato è questo, offre poco e quel poco si deve pagare più di quanto la logica direbbe. Più facile allora portare a casa qualcuno che soggiorna in panchina, che vede poco il campo, e che ha legittimamente ambizioni più corpose. Potrei anche sbagliare, ma questo mercato si caratterizzerà per la staticità dello stesso. Non c’è dubbio, ed è l’unico nome che faccio, che portare a casa Almiron sarebbe un colpo vero, di fatto, penso che il Catania mai si libererà a gennaio di un giocatore così difficile da sostituire.
Prima di fare gli auguri a tutti, permettetemi di spendere due parole sul rinnovo di Bianchi. Cairo ha detto che non ha nessuna intenzione di cedere Rolly, Bianchi mi sembra di aver capito aspetta solo un segnale dalla dirigenza. Insomma mi sembra meno difficile di quanto si scrive, è sicuramente anche una questione di cifre, ma non solo quello è ovvio, quindi sono piuttosto ottimista.
Un sereno Natale a tutti.