Il paradosso del Toro: terz'ultima difesa ma seconda per clean sheet
Una retroguardia che più lunatica non si può. La squadra granata, conti in mano, grazie alle ultime due partite senza subire reti non è più la peggiore, in termini di gol subiti, del campionato, scavalcata, anche se di una sola lunghezza, dalla Fiorentina, che ne ha preso uno dall'Udinese, e dagli stessi friulani, capaci invece di subire una manita in dieci dall'8' del primo tempo dai viola. E fin qui niente di strano, viste alcune partite finite ingiustificatamente in goleada, soprattutto per un problema di testa, di staccare la spina.
Perché la fase difensiva della squadra di Marco Baroni, in realtà, non è che sia poi così facilmente penetrabile, perché emerge un altro dato, al contrario, che la vede al secondo posto: quello dell'inviolabilità della porta, il cosiddetto clean sheet. Si, perché in sette occasioni su sedici, il Toro ha chiuso la gara senza prendere reti, al pari della Roma e dell'Inter, secondo solamente alla Lazio, che ci è riuscita in ben nove occasioni. Una situazione su cui lavorare intensamente perché è molto più semplice mettersi alla mercé dell'avversario piuttosto che impedirgli di segnare per tutta la gara, e che crea un vero paradosso perché questi due dati sono agli antipodi.
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