Calciomercato: è iniziata la girandola dei nomi, parole o realtà?
Mancano sei giorni all’apertura ufficiale del mercato invernale e trentaquattro alla sua chiusura, che Ventura si auguri che già nel ritiro di Malta arrivi un rinforzo è scontato, visto che in questi giorni si effettueranno doppie sedute di allenamento e che oltre alla parte atletica ci saranno sedute tecnico-tattiche. Che dirigenti, procuratori e gli stessi giocatori, tutti per motivi vari e per tirate l’acqua al proprio mulino, facciano circolare indiscrezioni vere, o per depistare trattative già avviate o che possono essere iniziate, è il naturale gioco delle parti.
Ovviamente i tifosi sono in fibrillante attesa di notizie vere e non di rado capita che vengano illusi sull’arrivo di qualche giocatore dal nome altisonante o da un giovane di belle speranze, chiuso da calciatori di maggiore esperienza e che potrebbe essere ceduto per giocare con maggiore continuità. Ma è altrettanto vero che a gennaio è improbabile che le squadre si privino di giocatori che sono utili, anche solo come valide riserve, o per proseguire un brillante cammino verso gli obiettivi stagionali o per evitare di indebolirsi nell’estenuante lotta per non retrocedere o per inseguire traguardi ancora possibili. A tutto ciò si aggiunge la crisi che colpisce inevitabilmente anche il calcio e porta a cercare di spendere il meno possibile, privilegiando scambi a costo zero. Senza dimenticare la spada di Damocle di Scommessopoli, che in seguito alle ammissioni, alcune già riscontrate dagli inquirenti altre ancora da verificare, di chi è stato arrestato pare - in questi casi la prudenza non è mai troppa nell’essere cauti con le affermazioni - coinvolga altri calciatori e di conseguenza tiene in allerta chi deve operare in sede di calciomercato, per non correre il rischio di ingaggiare qualcuno che poi risulti anche solo indagato e che se fosse pure del tutto estraneo ai fatti potrebbe comunque essere non abbastanza sereno per concentrarsi al massimo in allenamento o durante le partite.
Per quel che concerne le voci di mercato che riguardano il Torino i nomi che circolano da un po’ di tempo sono quelli degli esterni alti Alvarez, Gimenez, Pasquato, Reginaldo, Marchionni, Pettinari, Mannini e Obi; gli attaccanti El Shaarawy, Barreto, Jeda, Meggiorini e Maccarone; il trequartista Ljajic; il terzino sinistro Masiello; il portiere Frison. Dato per quasi certo che al massimo arriveranno due giocatori ovvero un esterno e o una punta o un centrocampista la maggior parte di questi nomi sono le classiche chiacchiere da bar. A Ventura serve un esterno alto veloce, capace nell’uno contro uno di saltare l’uomo e di arrivare a confezionare assist e anche segnare. Necessario è anche un attaccante che unisca la fisicità, alla rapidità e all’acume di trovarsi al momento giusto nel posto giusto in modo da bersagliare lo specchio della porta ed incrementare la colonna delle reti segate, se poi è anche bravo nell’indurre i difensori avversari al fallo e nel battere i calci piazzati non guasterebbe. Giocatori con queste caratteristiche che non costino una fortuna e che siano disposti a giocare in serie B non sono molti, nel prossimo mese un gran lavoro toccherà a Petrachi e Cairo per mettere Ventura nella condizione di affrontare il girone di ritorno con la massima serenità e il più alto profitto.