Bruno Peres, importante per il Toro, temuto dalla Juve, seguito da Dunga per la nazionale

30.10.2015 20:54 di  Alex Bembi   vedi letture
Bruno Peres, importante per il Toro, temuto dalla Juve, seguito da Dunga per la nazionale
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Imprescindibile per il gioco di questo Toro, molto quadrato ma scarso di fantasia, Bruno Peres è pronto al ritorno a tempo pieno dopo l'infortunio. Contro il Genoa è bastato un assaggio di pochi minuti per far capire quanto sia lui, una delle frecce migliori nella faretra di Ventura. Il ritorno di Peres coincide con una partita di fuoco, una gara che a Torino sponda granata vale quasi come un campionato: il derby contro la Juventus. Niente paura però, il brasiliano ha già fatto male ai cugini, con una rete che non si dimentica facilmente, messa a segno nella stracittadina d'andata dello scorso torneo. La galoppata sulla fascia, dal limite dell'area di rigore granata, gli avversari che arrancano e convergono al centro incapaci di tenere il passo con lui, il tiro che esplode dal destro e che un frastornato Storari nemmeno vede passare finchè non gonfia la rete. 97 metri di corsa alla velocità della luce per un gol che al Toro mancava da 13 anni.

Bruno Peres è sicuramente uno degli uomini più attesi per domani sera, fondamentale per il Toro, temuto dalla Juve, osservato speciale dal CT verdeoro Carlos Dunga. In vista degli impegni di novembre contro Argentina e Perù, il quotidiano torinese Tuttosport ha pubblicato un intervista con l'allenatore del Brasile che ha ammesso di seguire con interesse la crescita calcistica dell'esterno granata, sebbene la concorrenza per una nazionale così celebre sia agguerrita. “Spero di riuscire a seguire il derby della mole, ma in ogni caso uno del mio staff lo farà: monitoriamo non solo Bruno Peres, ma anche Alex Sandro. Starà poi a loro mettersi in mostra con continuità ed a alto livello.” Dunga, ex pisa, Fiorentina e Pescara, conosce bene la serie A e ricorda il gol dello scorso anno di cui abbiamo parlato qualche riga sopra, sebbene non lo consideri un biglietto da visita per un terzino: “Al contrario di quello che pensano di noi brasiliani, io credo che un terzino debba essere prima di tutto un difensore. Se sei un laterale offensivo che segna 7 gol in 10 gare è un conto, altrimenti preferisco uno che difenda meglio e si sganci di meno”. Non esattamente buone notizie per Peres, considerata anche la chiosa finale: “A destra abbiamo comunque tanta scelta, da Dani Alves a Danilo: giocare nel Brasile non è semplice per nessuno”.

Bruno Peres può quindi dedicarsi completamente al Toro, la strada per far cambiare idea a passa dalle buone prove in granata e con l'aiuto di un maestro come Ventura, migliorerà certamente la fase difensiva così da soddisfare anche il selezionatore della sua nazionale.