Bianchi, il bomber da... ritrovare
Rolando Bianchi è stato, volente o nolente, prima il cannoniere e poi il capitano del Torino per 4 stagioni. Ha accettato la discesa in Serie B e lì si è messo in mostra, segnando caterve di gol ed entrando di diritto nella storia del club granata. Perciò, è normale che il suo addio abbia lasciato con l'amaro in bocca molti tifosi, che ormai vedevano in "Rolly" una guida spirituale oltre che un punto di riferimento in attacco.
Il suo saluto al Torino è stato succeduto dal suo arrivo al Bologna, squadra vogliosa di trovare un'alternativa a Gilardino, una sorta di bomber di razza verso cui indirizzare gli assist. L'arrivo di Bianchi al Bologna è stato salutato con soddisfazione dalla società e dai tifosi, che hanno ammirato i numeri dell'attaccante di Lovere durante tutte le amichevoli estive. Là davanti era l'unica punta, il suo ruolo naturale. Il 4-2-3-1 di Pioli è lo schema giusto per lui.
A Bologna ci si aspetta tanto da Bianchi, l'erede di Gilardino deve essere almeno alla sua altezza. La prima partita è contro il Napoli al San Paolo. La sconfitta è netta perché gli azzurri sono di un'altra categoria. L'attacco è sterile anche per merito della difesa di Benitez. Il primo vero esame arriva contro la Samp in casa: Bianchi lotta esattamente allo stesso modo di come lottava tra le fila granata, si fa in quattro e sgomita come non mai. Ma i due gol sono opera di Moscardelli e Kone, una seconda punta e un esterno. Da segnalare anche che lo schema è cambiato: ora il "Mosca" è affiancato a Rolly.
L'ultima partita, quella di ieri contro l'Udinese, vede Rolly schierato in un attacco non più a due, ma addirittura a tre, con Moscardelli e Diamanti esterni con vocazione offensiva. Due punte e mezzo, perché forse Bianchi non basta più là da solo. La partita finisce 1-1, ma Bianchi non è l'autore del gol e, paradossalmente, si vede di più in fase di copertura che di attacco, fattore non di certo proprio di un "bomber". Evidentemente Pioli lo capisce, visto che lo sostituisce al 73' con Jonathan Cristaldo, che non è esattamente un attaccante prolifico, ma che da comunque un contributo maggiore alla spinta offensiva.
Statistiche alla mano, ricordiamo che a questo punto della scorsa stagione Rolly aveva già segnato una rete, contro il Pescara all'Olimpico, al minuto 63'. Era già "poco" allora, ma adesso lo zero nel tabellino ha il sapore di una falsa partenza che in molti annunciavano ma che in pochi prevedevano, soprattutto a Bologna.
Ora sul cammino dei rossoblu c'è il Torino, ex-squadra di Bianchi. Lui stesso ha preannunciato che se segnerà, esulterà. Ma visto i prodromi, la situazione potrebbe non presentarsi. Le emozioni a volte possono dare la scossa come no, ma la granitica difesa granata è assai difficile da sorprendere, visto che non ci sono riusciti nemmeno i super attaccanti del Milan, che hanno segnato, ma con tante polemiche annesse.