Bianchi: "Da ragazzino, se vuoi emergere, devi fare tanti sacrifici"
Bianchi è intervenuto questa mattina al Liceo Cattaneo di Torino per parlare di come prevenire il cancro, l'obesità e l'alcolismo. Tanti gli studenti presenti che poi hanno preso d'assalto il capitano granata per autografi e foto scattate insieme. Queste le sue parole rilasciate al sito ufficiale del Torino Fc, dai microfoni di Alessandro Costa. "Sono contento se posso essere d'aiuto per prevenire determinate malattie che sono anche mortali. Da giovanissimo mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi consigliasse, io ho avuto i miei genitori che mi hanno seguito e poi ho avuto la fortuna di giocare nella squadra della mia città, per cui è stato più facile per me. E' giusto comunque che sia la scuola a dare una formazione. I sacrifici sono tanti per un giovane che vuole diventare un calciatore. Un giocatore lo vedi solo quando gioca, quando arriva al successo, ma c'è tutta una fase di crescita che gli altri non vedono. Quando sei ragazzino devi andare a scuola, poi ad allenarti e quando torni, che è già tardi e devi ancora studiare è dura. A volte studiavo fino alle quattro del mattino, l'ho fatto per non dare dispiacere ai miei e sono contento di questo. Avrei voluto andare anche all'Università ma forse questo era troppo per me. Chiaro che poi si hanno dei riscontri nel futuro. Quando sei ragazzino perdi molte cose, faccio un esempio, a Carnevale, quando gli altri si divertivano io mi allenavo". Alla domanda sul suo futuro, fatto da un ragazzo in aula, Bianchi ha glissato: "Sono qui per parlare di altro, il calcio lasciamolo fuori...".
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