Alla scoperta dell'Helsinki

22.10.2014 08:56 di  Matteo Maero  Twitter:    vedi letture
Alla scoperta dell'Helsinki
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© foto di Federico De Luca

 

 

 

Helsinki Jallapalloklubi; in poche lettere HJK. Gli acronimi sono abitudine comune in terra finlandese e la prima squadra della capitale non fa eccezione.

Non c'è dubbio che l'HJK sia la squadra più vincente della sua nazione, malgrado il calcio sia largamente meno considerato rispetto a sport come l'Hockey o il Rally. Tuttavia, questa disparità non ne scalfisce il blasone, malgrado questo sia puramente nazionale: al momento è l'unica squadra finnica ad aver partecipato ai gironi di Champions League, più precisamente nella stagione 1998/99: i 5 punti conquistati in un girone con Benfica, PSV e Kaiserslautern sono un risultato assolutamente onorevole per un team che a livello europeo non ha mai passato le fasi preliminari.

Malgrado il risultato, nei successivi 15 anni l'Helsinki non riuscì più a qualificarsi alle fasi a gironi di nessuna coppa europea, almeno fino ad oggi. Nel turno di Playoff, l'HJK batte non senza fatica il Rapid Vienna, con un 5-3 complessivo che permette ai finlandesi l'entrata in Europa League. Tuttavia, la partenza in EL non può dirsi positiva, visto il passivo di due sconfitte accumulato in altrettante giornate.

Tralasciando la storia, andiamo ad analizzare i punti di forza della rosa di Mika Lekhosuo, attuale mister dell'HJK. Il capitano è Teemu Tainio, vecchia volpe del calcio scandinavo con un passato tra Auxerre e Ajax. Il bomber è invece Demba Savage, ala gambiana che ha messo a segno 11 gol in Veikkausliga, laddove l'Helsinki è primo per distacco. L'ispiratore è invece Makoumba Kandji, senegalese classe 1985 che ha portato in rete gli attaccanti già 7 volte. Menzione d'onore anche per Anthony Annan, centrocampista ghanese che giocò da titolare i mondiali sudafricani, che il Ghana onorò fino ai quarti di finale, persi contro l'Uruguay.

Malgrado i risultati ed il tasso tecnico modesto della rosa, i finlandesi non verranno a Torino per fare la comparsa, ne tantomeno lo sparring partner. Starà ai Granata limitarli al meglio, anche per portarsi considerevolmente avanti nel discorso qualificazione.