Toro, fine delle trasmissioni

01.06.2009 16:42 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, fine delle trasmissioni
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© foto di Federico De Luca

Fine delle trasmissioni ... prepariamoci al tunnel della serie B.

 

Nella Domenica degli addii anche il Toro riesce a dire addio a qualche cosa e tutti si augurano da domani anche a qualcuno, qualche giocatore troppo "signorina" per quasi tutta la stagione, tutti si augurano non a Camolese.

 

Giornata in cui Maldini smette, Nedved lascia, Ancelotti emigra, Mazzarri se ne va, Milito el matador del Toro vola alla corte del petroliere con le lacrime del coccodrillo cucite sul viso, giornata in cui di miracoli impossibili non se ne sono visti, pomeriggio che sancisce definitivamente la fine del breve sogno granata, un sogno iniziato una notte su di una panchina davanti al Comune di Torino in cui il Pres. arringava i tira-tardi granata, proseguito nella notte dei 60.000 del Delle Alpi subito prima della vittoria mondiale, un sogno stiracchiato in serie A e andato definitivamente in crisi quest'anno.

 

Da dove iniziare la prossima stagione, quali stimoli andare a cercare dopo una debaclé sportiva e di "Palazzo" di proporzioni effettivamente superiori alle aspettative.

 

La prima cosa da capire sarà chi siederà sulla panchina del Toro, la gente vorrebbe Camola, la società probabilmente proporrà Colantuono e qui potrebbe iniziare la prima divisione.
Certo che qualche cosa Cairo si dovrà inventare e fossimo in lui la smetterremmo di ascoltare le 100 sirene che gli parlano continuamente nelle orecchie, dalle pagine dei giornali e dalle emittenti storiche.

 

Qui ognuno ha la sua verità, tutti pensano di sapere e di aver capito che cosa c'è che non va nel Toro, ma criticare è facile, poi quando ti ritrovi ad aver speso e parecchio, con i giocatori che o fanno "i matti" o si ripiegano su se stessi spauriti e tremebondi ... che cosa puoi fare?

 

Certo richiamare Novellino è stato uno sbaglio, un tecnico che aveva deluso nella passata stagione, mandato via appena in tempo (un po' come la Juve con Ranieri quest'anno) è tornato per proseguire la sua "non opera".
E'vero si è trovato in una situazione molto particolare, con una squadra in rivolta: mezza con lui e mezza contro di lui, ma la gestione è stata disastrosa.

 

Cairo nella frettolosa (non per colpa sua) dichiarazione fatta alla RAI a quel gran simpatico di Varriale, ha ammesso i suoi errori, la speranza è che siano finiti qui.

 

Salutare Rosina, dimenticare Barone e Stellone, avere il coraggio di tenere i giocatori importanti per essere sicuri di tornare subito in A, insomma il lavoro da fare è parecchio anche perchè le 20 sconfitte di questa stagione sono un "bottino" allucinante.

 

Sarebbe bastato così poco per restare in A, certo il palazzo non ha aiutato ma il Toro non si è aiutato.

 

Da oggi pensiamo a come risalire e soprattutto con chi, la fiducia però è certo è da riconquistare.

 

 

GMC