Srweb - Aspettando Godot si continua a perdere
Trovare le parole sta diventando sempre più difficile, non farsi prendere dall’amarezza, dalla delusione appare in queste ore opera titanica.
La sconfitta contro la Roma, dopo aver giochicchiato nemmeno malaccio disputando un secondo tempo a tratti arrembante ma come sempre inconcludente, a nostro avviso è lo spartiacque per la storia del Torino FC voluto da Cairo.
Da oggi ci saranno tutti esami, tutte finali, tutte partite che vorranno dire vita o morte di un progetto, serie A o B, carriere di giocatori che subiranno uno stop, altre che finiranno, ma soprattutto il Presidente guardandosi dentro dovrà capire se e come porre fine a questa situazione.
La squadra è in confusione, l’allenatore si è giocato l’ultima carta, quella dell’epurazione lasciando fuori oggi gente come Natali e Sereni, sostituendo Amoruso che se ne è uscito incavolato nero, ma Novellino stesso non dorme sonni tranquilli sapendosi già esonerato da quel Mister X , di cui a breve avremo di nuovo notizie.
Cairo deve a questo punto fare chiarezza ed il silenzio stampa non aiuta di certo. Oggi non interessano le voci di giocatori che con ogni probabilità osservano il mercato come via di fuga possibile …ci viene in mente un Di Michele panchinaro in England, di proprietà del Toro, che non vuole comunque rientrare pensando che è meglio non partecipare piuttosto che dare una mano, dicevamo che interesse possono avere le voci dei protagonisti del campo quando, ormai appare sempre più chiaro, la vera partita si stia giocando fuori.
Dopo la ridda di nomi prende sempre più corpo l’ipotesi di una cordata: sarà l’ultima trovata di un fantasioso (e non per Mister X) avvocato, saranno le congetture degli addetti ai lavori, saranno i sogni dei tifosi, ma la voce di oggi recitava così, cordata.
Può una squadra lavorare in questo modo? Si possono avere delle certezze quando non si sa nemmeno se il giorno dopo il bastone del comando rimarrà nelle mani di chi in questo momento governa?
Certo fra uno sceicco che fa sognare il City e i pensieri risparmiasi di chi non ha petroldollari-sterline-azioni-immobili ecc (ma non pensiamo sia una colpa), chissà chi vorranno mai i tifosi?! Queste ultime settimane sono servite ad agitare i sonni di un po’ tutti, a creare attese, speranze di chi spera che il Pres. rimanga o di che spera in una nuova gestione.
Ha un po’ rogna questo Toro forse, certo che non è la sfortuna quella che impedisce ai giocatori di centrare la porta anche quando la Roma appare alle corde, stremata, con le idee confuse e senza speranza, come nel secondo tempo della partita.
Cessione di chi non serve se ci si riesce, aria nuova nella squadra, fiducia a giovani come Ogbonna, bistrattato da Novellino (anche perché era il più vicino), ma migliore in campo. Con il coltello fra i denti ad ogni partita ma perlomeno con qualche certezza: o si vende a questo Mister X, a questa Cordata Y o basta con questa storia che odora di cospirazione, di gioco al massacro, dove tutti cercano di accasarsi al meglio o con quello nuovo o da un’altra parte.
Con la Roma si poteva persino vincere se mai ci fosse stata una punta che riuscisse a spingere la palla dentro e si è finito per perdere con un gol di pregevole fattura certo, ma che una squadra organizzata non può prendere all’ultimo minuto.
Per noi da oggi è punto e capo: chiarezza e certezze e se poi dovrà essere serie B, scusate, chissenefrega ma basta con i giri di valzer, i mugugni, le ribellioni, gli ostracismi, le febbri diplomatiche. Basta con gli allenatori che vanno e vengono, basta con i fantasmi che aleggiano, perché alla fine non si è nemmeno più squadra e questo, anche nella sconfitta, non può andare bene.
Non ce la si può nemmeno prendere con l’arbitro se da una punizione inesistente un po’ più in la della metà campo ed il Toro riesce a subire un gol, anche perché poco prima qualche altro arbitro avrebbe dato il rigore per il falletto commesso da Colombo su Baptista.
Le colpe sono da ricercare altrove: sicuramente nei silenzi, a questo punto colpevoli, ma anche nelle troppe parole, nelle troppe dichiarazioni e nel gioco al massacro che da qualche mese a questa parte viene perpetrato. Sarà contento GDB di essere lontano da sto pasticcio, meno per le sorti del Toro.
Una smentita chiara o una ammissione esplicita: “non c’è nessuna trattativa in corso” lascia ancora spazio a chi non vede l’ora di continuare a pescare nel laghetto dei fantasmi.
Certo che in una situazione come questa nemmeno Deckard in Blade Runner, che ha visto cose che noi umani non abbiamo mai visto, ci si deve essere imbattuto e per contiunuare nelle citazioni Mister X batte Godot per 1 a 0 … come la Roma ha battuto il Toro ... certi però che noi di aspettarlo, oltre a non averci nemmeno pensato, a questo punto non ne abbiamo nemmeno più voglia!
GMC