Prandelli il "tuttologo"
Il ct della Nazionale è al centro di alcune polemiche in questi giorni e non riguardano la prestazione dell'Italia di ieri sera, dove ha battuto la Spagna, ma si sono visti ancora momenti non del tutto esaltanti, al di là dei critici che vedono spesso, per compiacenza, solo le cose positive degli Azzurri. Manca uno schema fluido e una squadra corta che piace tanto al Mago di Orz, ma che fatica a trovare, come succedeva già ai tempi della Fiorentina. Due sono i "casi" nati sul ct Prandelli. Il primo riguarda il ricevimento a Coverciano di alcuni ultras viola che ufficialmente gli avrebbero portato una specie di tapiro per essere stato battuto a golf da Antognoni, in realtà avrebbero chiesto consigli su come far funzionare al meglio la Fiorentina (fatto smentito dal mister). Questo ha prodotto una dura reazione della società viola, anche se i tifosi sono liberi di incontrare gli ex, soprattutto se hanno fatto bene e sono rimpianti. Ma non è piaciuto nemmeno l'atteggiamento di Prandelli sulla faccenda calcioscommesse dove, per difendere i sei punti di penalizzazione dell'Atalanta, avrebbe proposto di togliere la responsabilità oggettiva alle società se un loro tesserato compie degli illeciti. Lo stesso presidente federale Giancarlo Abete non ha gradito l'esternazione del ct azzurro, chissà magari per solidarietà ai Della Valle, visto che era venuto in loro soccorso, grazie ad un'amicizia di lungo corso, facendo sì che Prandelli diventasse il ct dell'Italia onde evitare che finisse alla Juventus.