Padova, il ds Foschi: "Il Toro? L'esperienza più dolorosa della carriera"
Un altro tuffo nel recente passato, dopo quelli dell'annata precedente. E' quello che farà domani Rino Foschi, ds del Toro per meno di un anno, e dall'estate 2010 a Padova. Il dirigente romagnolo, nell'odierna edizione di Tuttosport, rievoca quei mesi con Cairo: "Mi chiese di rifondare il Toro, dopo che pochi mesi prima mi aveva dato una squadra che era sì in A, ma molto più vicina alla B. Per la rifondazione gli presi Colantuono, un signor allenatore che ora sta facendo benissimo anche a Bergamo. E che a Cairo piace ancora. E come mercato ricevetti solo elogi. Dagli avversari, dai tifosi, dai giornalisti. Gli avevo fatto 18 milioni di uscite, ma poi non mi ha dato tempo. Appena 9 mesi e mi ha fatto dimettere: 9 mesi e via".
La rottura avvenne nell'autunno 2009: "Partimmo bene in campionato, ma più avanti però le cose cominciarono a non funzionare, lo spogliatoio non ingranò. Bastava aspettare gennaio e avrei sistemato le cose col mercato. Ma non mi diedero il tempo. L’esperienza più triste, ingiusta, brutta e dolorosa di tutta la mia carriera. In 30 anni. Uscii in silenzio, elegantemente. Mi dimisi perché ho una dignità. Ma in realtà fui dimesso. E non lo meritavo. Forse era qualcos’altro che non funzionava a Torino".
Ma il patron granata lo ha chiamato qualche mese fa, facendo mea culpa: "Mi ha chiamato 2 o 3 mesi fa dicendomi: 'Sbagliai ad accettare frettolosamente le sue dimissioni, avrei dovuto prendere tempo, la ricordo ancora come uno dei miei migliori ds, lei sbagliò pochissime cose. Dovremmo rivederci una volta". Lo ringraziai per la telefonata e gli dissi una cosa prima di chiudere: 'Avete fatto una grande squadra. E Ventura è il migliore che potevate prendere".