Metti un Conte al Toro come amuleto

18.02.2010 17:44 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: La Stampa
Metti un Conte al Toro come amuleto
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© foto di Luca Ronchi

Antonio Conte, bianconero nel sangue, anche adesso che ha già sfoderato la sua abilità altrove come allenatore, è in attesa di nuova sistemazione dopo il flop di Bergamo. Nel frattempo lo si vede spesso "gironzolare" attorno al Torino, martedì era alla Sisport, dove ha seguito tutto l'allenamento, spesso è anche all'Olimpico. Nessuna illazione futura, le sue sono solo visite di cortesia essendo molto amico di Petrachi e Giacomo Ferri.

Dei suoi due cari amici Conte, che ha rilasciato un'intervista a La Stampa,  ricorda: "Giacomo giocava con me a Lecce e fu fondamentale quando venni alla Juve. Una persona vera, il Toro aveva bisogno di uno così: la mentalità e il cuore granata si erano assopiti. Petrachi ed io siamo della stessa leva e abbiamo seguito la stessa trafila nelle giovanili. Adesso è più austero di una volta, sta facendo grandi cose da diesse pur senza avere grandi mezzi. Prima col Pisa e adesso col Toro: ha aperto nuove frontiere e dimostrato che non serve la stella per vincere".

Riguardo al Torino, Conte commenta: "Ora nel Toro c'è il giusto mix, vince col carattere e ha le carte in regola per puntare direttamente alla A: i 10 punti di distacco dal Sassuolo con 17 giornate da giocare non vogliono dire nulla".

Conte pare conoscere molto bene il Torino..."La colpa è di Petrachi. Mi sta obbligando a seguire tutte le partite, perché siamo amici e mi considera come un talismano. Ho visto il Toor per la prima volta contro il Grosseto. Molti tifosi borbottavano quando mi hanno visto in tribuna. Poi, dopo il 4-1, mi volevano dare un abbonamento".


Conte ha quasi promesso che ci sarà anche sabato a vedere il match contro la Salernitana. Intanto fa un pronostico sui giocatori che potrebbero fare la differenza in questa seconda parte della stagione: "Pià o Genevier". Sta a vedere che adesso i "gobbi" portano bene ai granata, sopratutto nel momento non certo facile della Juventus.