La guerra degli Alessandro
Destro contro sinistro. Dieci contro dieci. Linguaccia contro dito indice. Fantasia al potere. Ma anche guantoni contro guantoni; gregari contro gregari venuti alla ribalta per le disgrazie altrui e ora i nuovi guardiani della porta, i custodi delle chiavi del successo.
La "guerra" degli Alessandro: la stracittadina si annuncia anche così. Alex Del Piero contro Ale Rosina. L'austriaco Alexander Manninger, un passato granata (da gennaio a giugno 2003, ma soltanto tre presenze) contro il ravennate Alessandro Calderoni, ex Treviso es Atalanta. I sogni di gloria passano di qua, attraverso i due idoli incontrastati delle rispettive fazioni e i loro angeli custodi: i portieri, sui quali si sono accesi i riflettori dopo gli infortuni seri dei numeri uno, prima Buffon e due giorni fa Sereni.
Sarà una sfida totale, tra due anime che colorano la stessa città. Sembra una sfida di quartiere, tra quattro calciatori che possono trasformare tutto ciò che toccano in oro. E' soprattutto la sfida tra i capitani, simboli incontrastati di due realtà così vicine (Torino) e due filosofie di vita così lontane, Juve e Toro. Rosina è al secondo derby, il primo con la fascia sul braccio, Del Piero ne ha già disputati dodici (il primo, il 25 gennaio 1995: finì 3-2 per i granata) e in quattro occasioni ha fatto piangere il Toro. Li dividono dieci anni di età (34 contro 24) ed una carriera logicamente diversa; Del Piero ha vinto tutto con il club, è diventato anche campione del mondo e vice-campione d'Europa con la Nazionale. Quattro volte capocannoniere, due in Europa, una in serie A e una in B. Rosina è ancora all'inizio, ma ha le stesse ambizioni del campione nemico. In campo sono due star, hanno impresso il marchio di fabbrica ai loro gol (alla Del Piero: tiro a giro; alla Rosina: scatto dalla trequarti in slalom e pallonetto sul portiere), fanno palpitare cuori e battere mani. Sono famosi anche su Internet, con siti personali all'avanguardia.
E ancora, Nord contro Sud. Conegliano (dove tra l'altro risiede De Biasi) contro Belvedere Marittimo: Veneto contro Calabria. La guerra degli omonimi è cominciata. I tifosi possono stare tranquilli, difenderanno i propri colori. Lo dice il nome: Alessandro. Dal greco alexein, che significa difendere, e andros, uomo. Chi più di loro?
Francesco Manassero