Italia, De Rossi prima accusa poi si scusa
Daniele De Rossi, capitan futuro da decenni, alla fine forse non sarà mai capitano della Roma.
E nemmeno dell'Italia: 'Dopo i Mondiali Cannavaro lascerà la maglia azzurra, ma Buffon ed altri miei compagni vantano molte più presenze di me.
Però io, se mi convocheranno, vorrei giocare molto a lungo con la maglia azzurra, e dunque prima o poi spero di indossare la fascia'.
De Rossi si vanta di non aver mai cambiato casacca ('solo ad 11 anni quando passai dall'Ostia Mare alla Roma), e soprattutto dichiara fedeltà ai colori giallorossi:
'Se dovessi andar via dalla Roma, non vestirei mai altre maglie italiane. Il Real Madrid? Io voglio la Roma , ma se la società mi dicesse che per il bene dei colori giallorosis sarebbe meglio andassi via, accetterei. E mica andrei al Pizzighettone !'
Poi però scatta l'incidente diplomatico quando si parla della tessera del tifoso: 'Non la voglio, altrimenti come avrebbe potuto la Roma portare 30.000 tifosi a Verona ?!? Piuttosto, visto il pestaggio al tifoso dopo Roma-Inter, ci vorrebbe la tessera del poliziotto'.
La Figc, ovviamente, si dissocia.
Poi arrivano anche le scuse di De Rossi: 'Ho grande rispetto per le forze dell'ordine, ho usato un'espressione infelice, è sempre sbagliato generalizzare, mi scuso.'
Alessandro Costa