Fiorentina, Sartoni: "Lo scioglimento del Cav una decisione inevitabile"
La notizia dello scioglimento del Collettivo, il più importante club della Curva Fiesole, è stato un fulmine a ciel sereno per tutti i tifosi della Fiorentina, che vedevano in quel Club storico, sulla breccia da ben 27 anni, il cuore pulsante del tifo viola.
Per capire i motivi che hanno portato a questa drastica decisione, ViolaPlanet ha contattato il presidente del Collettivo Stefano Sartoni, uno dei più rappresentativi capi della tifoseria viola.
Stefano, ci puoi spiegare quali sono le ragioni dello scioglimento del Collettivo? C’entrano forse la Società viola, il rendimento della squadra o i comportamenti fuori luogo di qualche giocatore?
No, la Società, i Della Valle, Corvino e i giocatori non c’ entrano niente con la nostra decisione di sciogliere il Collettivo… sono 2 anni che stiamo meditando questa decisione, abbiamo aspettato il più possibile poi, di comune accordo tra noi “vecchi”, i fondatori del Club, ci siamo arresi. Il fatto è che, invecchiando, non abbiamo più la possibilità di seguire la squadra come facevamo prima, né tener dietro a tutte le attività del Club, anche durante la settimana, quindi abbiamo preferito scioglierci piuttosto che diventare un club normale come tanti.
Il Collettivo è stato per decenni il club più importante della tifoseria viola e non può avviarsi tristemente verso il tramonto: deve “morire” da grande quale è vissuto, dunque se non siamo in grado di farlo vivere come prima, meglio una decisione drastica. Non ci sono proprio altri motivi?
Be’, dal punto di vista sportivo, l’avvento della Tessera del Tifoso, le varie restrizioni per le tifoserie, il divieto di continuare ad usare i tamburi, hanno contribuito a non farci riconoscere più come prima nel tifo, ma questo vale del resto per tutte le piazze d’Italia: in molti stadi le curve sono semivuote e i club storici si sciolgono, fa parte della metamorfosi che sta vivendo il calcio oggi.
I ricordi più belli di questi 27 anni di Collettivo quali sono?
La cosa più bella che rimane è l’ amicizia vera che si è instaurata fra noi membri, poi di episodi che rimangono nel cuore ce ne sono tantissimi, le coreografie sicuramente sono tra i migliori.
E adesso? Seguirete ancora la Fiorentina?
Certamente! Continueremo ad andare in trasferta, saremo presenti anche domenica prossima a Palermo, la Fiorentina è nel nostro cuore e continueremo a tifare e a seguirla, ma non possiamo più dedicarle tutto il tempo di prima. Non ci uniremo ad altri club, faremo il nostro gruppetto e continueremo a soffrire per i colori viola.
C’è un po’ di amarezza in questa decisione?
No, amarezza no, perché siamo tranquilli, essendo sempre stati corretti e rispettati da tutti.