Chi era il socio della Gea nascosto da Romafides? Resterà un mistero

10.01.2009 12:34 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Il Pallone in confusione
Chi era il socio della Gea nascosto da Romafides? Resterà un mistero
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Marco Liguori

Ripropongo questa mia intervista che ho rilasciato il 14 maggio 2006 alla collega Marina Beccuti su www.toronews.net Rileggendola dopo circa due anni e mezzo, mi sembra di essere stato facile profeta: "calciopoli" è stato solo un grande polverone, che ha coperto le responsabilità di chi ha gestito il palazzo del calcio fino al 2006. Molto probabilmente la verità su ciò che è davvero accaduto non verrà mai a galla. A proposito della Gea World, parlai (dopo averne scritto nel 2004 con Salvatore Napolitano nel libro "Il pallone nel burrone") dell'interpellanza presentata il 13 novembre 2002 dai senatori della Lega Nord, Piergiorgio Stiffoni e Francesco Tirelli, agli allora ministri Tremonti e Urbani sul socio occulto che si nascondeva dietro la fiduciaria Romafides dell'allora gruppo Capitalia, oggi confluito in Unicredit: gli esponenti del Carroccio avanzarono il dubbio che la Gea World avesse «probabilmente avuto quale fondatore anche il figlio del presidente della Federcalcio» ossia Luigi Carraro, rampollo di Franco allora numero uno della Figc. Ciò non è dato saperlo: i senatori non hanno mai avuto risposta, nè il processo (di cui ieri è stata pronunziata la sentenza di primo grado) ha dato chiarimenti in merito. E non lo sapremo mai più.