Cairo lascia, ora chi vuole seriamente il Toro si faccia avanti

21.03.2011 09:04 di  Marina Beccuti   vedi letture
Cairo lascia, ora chi vuole seriamente il Toro si faccia avanti
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© foto di Giacomo Morini

Caos, farsa o vergogna? Il Torino ha toccato il fondo, al punto che Cairo ha deciso di lasciare la presidenza a giugno. Notizia che va presa ovviamente con le dovute cautele, perchè se mai riuscisse il miracolo della promozione, alla fine cambierebbe nuovamente idea. Al Pres piacciono i ribaltoni, se per Beretta sembravano già un record le sue quarantun giornate alla guida del Toro, con Papadopulo s'è raggiunto il limite estremo, undici giorni e poi grazie ed arrivederci. Verrebbe quasi da ridere, perchè per piangere le lacrime sono ormai finite. Ma che ci sia una forte confusione in seno al Torino è lampante. Il Toro perde a Vicenza e subito dopo Lerda viene riconfermato. Ma poi una notte ed un giorno portano ad altre soluzioni: via Lerda, arriva Papadopulo che, poveretto, ha solo tre giorni di tempo per preparare la partita contro il Livorno. La squadra perde ancora, siamo alla terza sconfitta consecutiva. Bene, facciamo un ritiro anticipato alla Borghesiana in vista della partita contro il Frosinone. Risultato? A parte le polemiche della settimana del tutto contro tutti, la squadra perde ancora, quarta sconfitta di seguito, senza vedere niente di nuovo e con un passo del gambero pericoloso. Che fare? Petrachi è preoccupato e Cairo non crede più nel "Papa" (termine che in fondo spettava un tempo solo a lui), allenatore che già da tempo aveva nel mirino. Meglio non aspettare oltre e richiama Lerda. Fine della storia. Siamo contenti per Lerda, non è colpa sua questo disastro, anche se qualche responsabilità ce l'ha anche lui, ma guardando indietro con nove allenatori in sei anni c'è qualcosa che non va a monte.

Tornando al presunto addio di Cairo ora si apre il toto presidente. Tornerà a farsi vivo Alessandro Proto con la sua cordata di sei imprenditori, che già avevano trovato i  quaranta milioni di euro da proporre al presidente granata? Sarà Gavio a fare la sua proposta visto che qualcosa nell'aria c'era stato, anche se è arrivata la smentita di rito? Oppure la Red Bull si farà impietosire dalle richieste dei tifosi illustri, che hanno contattato la ricca società austriaca? Siamo certi che comunque vada questa stagione la mente di tutti è già protesa verso il dopo Cairo, sempre che avvenga.

Ora cari imprenditori, torinesi e non, è ora di farvi avanti, con serietà e volontà. Non vogliamo sentire nominare gente come Ciuccariello o Tesoro, vogliamo nomi seri, non abbiate paura. Il calcio italiano non sembra attrarre molti imprenditori, ma il Torino rimane un club prestigioso che può dare ancora tante soddisfazioni. Per Ferrero o Lavazza sarebbe una briciola dei loro ricavi prendersi carico della società granata, ma anche nomi meno importanti possono fare la loro parte. In attesa che possa arrivare il momento dell'azionariato reale.