Barton, Taçi, Fioranelli e Ciuccariello quanti bluff
Barton come Taci: l'immobiliarista americano che aveva firmato il preliminare d'acquisto dell'As Bari ha seguito le orme del petroliere albanese che trattava il Bologna, facendo saltare tutto quando la vendita si stava concretizzando. Stamattina l'amministratore delegato del club pugliese, Salvatore Matarrese ha comunicato al texano che "la trattativa é interrotta": a far venire meno l'intesa è stato il mancato adempimento - stabilito nel preliminare - di versare all'attuale proprietà un milione di euro di caparra entro il 30 settembre. Già lunedì scorso Barton, in una riunione a Milano, aveva chiesto ai Matarrese di rinviare il pagamento della caparra di due mesi per proseguire lo studio dei documenti contabili. La stessa richiesta è stata inoltrata ieri sera al club pugliese via fax, ma la replica dei venditori è stata netta: un rifiuto motivato dal "lungo tempo già trascorso dall'inizio della trattativa", dal mancato pagamento di una caparra di un milione euro e per "non disturbare ulteriormente la squadra e tutto lo staff tecnico".
Il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha ironizzato sulla faciloneria con cui i tifosi del Bari hanno considerato Barton "l'uomo della Provvidenza", andandolo ad accogliere all'aeroporto in duemila nell'agosto scorso: "Tutto si può migliorare in un club, ma ci devono essere basi solide. Inutile andare a prendere all'aeroporto personaggi soltanto in cerca di pubblicità. Noi italiani siamo troppo ospitali e sognatori".
Dal preliminare firmato il 18 agosto ad oggi, per oltre un mese sui media il manager incaricato della trattativa da Barton (e adesso messo da parte), Alessio Mora, aveva dispensato ottimismo sull'esito dell'affare. Il prezzo era stato concordato: venticinque milioni. Definiti anche i passaggi intermedi: entro il 30 settembre la caparra, entro il 30 ottobre le garanzie per la cifra restante. Nel pomeriggio Salvatore Matarrese ha puntualizzato che "la trattativa non era un bluff. Barton ha firmato un contratto preliminare e poi ha abbandonato il campo. Noi siamo trasparenti. E' Barton che dovrebbe spiegare cosa è cambiato". "Per il futuro il Bari resta in vendita - ha detto - ma il possibile acquirente deve prendere visione oltre che dei costi di gestione e mantenimento anche del peso degli investimenti per dare soddisfazione alla piazza. Noi lo cederemo solo ad un investitore che ci garantisca che non faccia mai soffrire la nostra tifoseria". Infine una battuta sul presidente Vincenzo Matarrese: "E' contento dei risultati della squadra: non ha partecipato alla trattativa. I consensi raccolti finora dal Bari sono merito del suo progetto realizzato con i nostri collaboratori". Fioranelli a Roma è stato solo un bluff di mezza estate, così come le prese in giro di tal Raffaele Ciuccariello. Prima voleva acquistare il Torino, Cairo ha sorriso e se n'è andato, poi il Foggia ma in realtà il portafoglio di questo signore è sempre rimasto chiuso e soprattutto vuoto.