Roma, Andreazzoli: "Il Torino è la squadra con la fisionomia più precisa della Serie A"
Aurelio Andreazzoli, tecnico della Roma, ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Torino. "E' facile trovare punti negativi nelle ultime due uscite. La Roma che è stata tacciata di approccio alla gara insufficiente, non lo è stata, anzi: siamo stati esemplari, creando presupposti importanti e poi abbiamo preso gol dalla Lazio. Dopo il rigore, siamo stati esemplari sino alla fine della gara. Potevamo perdere, ma anche vincere il derby: le analisi, in questo caso, sarebbero state condizionate dal risultato".
Su Osvaldo. "E' un grande. Il risultato sportivo deve essere da grande. Il ruolo di un attaccante è particolare, la storia ne racconta a iosa di storie: quando non segna, va sempre in difficoltà e fatica a trovare equilibrio. E' stato sfortunato, poi le situazioni sono state ingigantite. Siamo entrati in un vortice che lo ha danneggiato, ma la realtà non è quella raccontata dai giornali e dai media in generale. La realtà è un'altra, anche se suscettibile di miglioramenti. Mi dispiace che non riesca quello che è nelle aspettative sue e di tutti".
Sul Torino. "E' la squadra con la fisionomia più precisa della Serie A, merito anche di Ventura. E' un problema per tutti quelli che lo affrontano: noi abbiamo un'idea per affrontarli, speriamo di riuscire a limitare le loro peculiarità, visto che fanno della tattica un fattore così importante e basilare per la loro filosofia di gioco".
Sulle accuse di Zeman. "Difficile chiedere a me perché abbia detto che questa Roma non possa avere una sua identità precisa...".
Sulle polemiche. "Dite chiaramente chi vuol bene e chi vuol male alla Roma! Dire chi va e chi non merita la Roma, non fa bene. Io farei volentieri a meno anche della rassegna stampa, ma ci domandiamo perché e da dove arrivano i problemi. Può darsi anche che arrivino da questo. Io non chiedo il bene, se uno scrive una cosa non vera, o che lede il gruppo, dico che non gli vuole bene. Io non trovo vie di mezzo: ringrazio per il comportamento -riferendosi alla stampa-, che avete con me. Io sono qui per aiutare la squadra, non per fare carriera. Lo faccio ventiquattro ore su ventiquattro e mi dà fastidio tutto quello che infastidisce la squadra, compresi i comprtamenti dei calciatori se infastidiscono la squadra".
Sulle polemiche arbitrali dell'Inter e di Moratti. "Io preferisco non parlare di arbitri, se non in senso positivo".