Perché il Milan e Pioli non sarebbero così convinti di acquistare Singo
Nelle ultime settimane i nomi per la casella di terzino destro del Milan sono stati diversi, alcuni anche abbastanza esotici, ma c'è un profilo che scalda particolarmente i tifosi: quello di Wilfried Stephane Singo, esterno ivoriano classe 2000 in forza al Torino dopo aver svolto in granata tutta la trafila del settore giovanile che lo rende prodotto del vivaio italiano.
Bloccato Singo
È probabile, però, che il trasferimento di Singo a Milano, nonostante il contratto del ragazzo scada nel 2024 rendendo il suo prezzo vantaggioso, non si concretizzi, almeno in questa sessione di mercato... Un abbozzo di accordo tra Milan e Torino pareva già esserci: scambio con Messias, che avrebbe dovuto vestirsi di granata, più un conguaglio a favore di Cairo di 8 milioni di euro. Nulla di fatto, però: il Milan, sotto indicazione di Stefano Pioli, avrebbe preferito non confermare l'affare, bloccando la cessione di Messias e l'acquisto di Singo.
Motivazioni tecniche e tattiche
Il motivo è strettamente tattico e tecnico. Singo, infatti, ha sempre giocato come esterno di un centrocampo a 5 e, tranne con la propria nazionale (la Costa d'Avorio), non occupa mai la casella di esterno basso a destra, ruolo che, invece, è fisso nel Milan. Al di là di questa non abitudine a livello di posizione, vi sono dei punti interrogativi a livello tecnico. Come si è notato nelle prime amichevoli, Pioli sta chiedendo ai suoi terzini (in special modo i destri) di affiancare il mediano in fase di possesso palla, per fornire un'altra alternativa di gioco alla costruzione del basso; Singo, a giudicare dalle sue caratteristiche, non avrebbe questo tipo di abilità e non sarebbe, di conseguenza, adatto al progetto del nuovo Milan di Stefano Pioli.