Catania, la sfida contro il Torino
Dopo la sfortunata trasferta di Cagliari il Catania andrà a fare visita ad una squadra in grossa difficoltà come il Torino. Da anni ormai il Torino si barcamena nei bassi fondi della classifica di serie A, non riuscendo, nonostante cospicui investimenti, a tirarsi fuori da una situazione che per blasone e storia compete poco ai colori di questa società. Anche questo finale di stagione è tormentato per i ragazzi del presidente Urbano Cairo, la situazione è quella che si definisce da ultima spiaggia, la posizione occupata e i punti fin qui conquistati trasformano le otto partite rimanenti in vere e proprie sfide con l’acqua alla gola; la prima di queste 8 sfide, come detto, è quella con il nostro Catania. I rossazzurri quest’anno stanno vivendo la serrata lotta per non retrocedere con molto distacco e con relativa serenità, cosa che potrebbe facilitare il compito contro i granata in quel di Torino, nonostante i granata siano una di quelle squadre su cui il Catania fa i propri conti salvezza.
Infatti il Torino attualmente occupa il terz’ultimo posto in classifica, in coabitazione con il Lecce a 24 punti, due lunghezze sotto i rossoblù del Bologna, i 31 punti del Chievo al momento sembrano solo un miraggio anche in considerazione dello splendido momento di forma che stanno attraversando i clivensi. I granata dall’inizio della stagione si portano dietro sempre gli stessi problemi senza riuscire a risolverli, forse il più importante è la scarsa prolificità offensiva, l’ acquisto in pompa magna di un fior di attaccante come Bianchi, tornato da Manchester, al momento si è rivelato un mezzo flop, ma anche una discreta fragilità difensiva: lo score dice che il Torino ha realizzato nel complesso 26 gol, meno di uno a partita, e ha subito 46 reti, più di un gol e mezzo ad incontro. Puntando invece l’attenzione sulle partite giocate all’Olimpico la situazione migliora anche se non di molto, 15 partite disputate con 5 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte, 15 gol realizzati e 20 subiti. L’ultima vittoria in casa risale a metà febbraio, 1-0 sull’Udinese, mentre per trovarne un’altra a ritroso nel tempo bisogna tornare fino a dicembre, ancora una volta 1-0 sul Napoli.
Sulla panchina granata è tornato da una decina di giorni mister Camolese, vecchio uomo di fiducia del presidente Cairo, il cambio in corsa voluto dalla società, ma ispirato da buona parte della tifoseria, non ha prodotto al momento la reazione positiva della squadra, dopo l’esonero di Novellino l’avvento di Camolese ha portato solo ad una sconfitta, quella contro il Palermo per 1-0, ma soprattutto non si è visto un cambio di tendenza in termini di gioco e determinazione; una partita è sempre un termine di paragone troppo risicato ma per adesso il Torino di Camolese è molto simile a quello di Novellino che a sua volta era simile a quello di De Biasi, altro allenatore che orbita da anni ormai intorno alla panchina granata.
Per la sfida di sabato pomeriggio il Torino dovrà fare a meno di Corini, Zanetti, Pisano e Abbruscato tutti assenti per infortunio, non ci saranno invece defezioni per squalifica; l’assetto tattico dovrebbe essere un 3-5-2 votato all’attacco con Sereni tra i pali, Franceschini Natali e Rivalta sulla linea a tre, Abate e Rubin sulle fasce, Barone Saumel e Dzemaili a centrocampo con Rosina e Bianchi in avanti. All’andata fu una partita spettacolare finita col risultato di 3-2, impossibile scordare la splendida tripletta di Mascara alla sua prima tripla marcatura in serie A.
Orazio Cutrona