Vives: “Le punte giocheranno più vicine. Quagliarella? Ogni nuovo è accolto a braccia aperte”

17.07.2014 15:18 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Vives: “Le punte giocheranno più vicine. Quagliarella? Ogni nuovo è accolto a braccia aperte”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il centrocampista, che è fra i veterani dello spogliatoio, ha parlato del gruppo e di come cambierà il modo di giocare della squadra. Vives ritiene l’Europa League una bella sfida e tutto il gruppo si sta preparando, anche con sacrifici, ad arrivarci nel migliore modo possibile.

 

Il gruppo è sempre al centro nel Torino, quali sono le sue impressioni quest’anno?

“La nostra base è sempre stata il gruppo e chiunque arriva si adatta subito perché cerchiamo sempre di metterlo a proprio agio. Quest’anno sono arrivati tanti ragazzi nuovi e sono tutti bravissimi e si sono messi a disposizione e stanno cercando di capire il prima possibile quello che il mister richiede. Quindi ben vengano questi ragazzi che vogliono aiutarci”.

 

Oggi è arrivato Masiello per provare a giocarsi la chance di restare in granata, come lo avete riaccolto?

“Sasa non c’è bisogno d’accoglierlo perché è uno di noi, è al Torino da più di tre anni, quindi è un veterano dello spogliatoio. Lo aspettavamo e siamo molto contenti che sia ritornato. Sicuramente ci potrà dare una grossa mano”.

 

Adesso attendete l’arrivo di Quagliarella?

“Chi arriva è accolto a braccia aperte. Chiunque venga può darci una grande mano e per questo lo aspetteremo e lo accoglieremo come abbiamo fatto con tutti gli altri”.

 

Dei nuovi chi l’ha impressionata di più?

“A me non piace parlare dei singoli perché la forza di questa squadra è il gruppo. Lo ripeto, tutti i nuovi sono ragazzi eccezionali e tutti sanno giocare a calcio. Arrivano da campionati e da modi di giocare diversi ed è normale che ci voglia un po’ di tempo per adattarsi. C’è chi si adatta prima e chi dopo, quindi non bisogna giudicarli subito sia nel bene sia nel male. Bisogna dare la possibilità ai nuovi d’integrarsi così ci daranno una grossissima mano perché sono tutti molto validi”.

 

Nell’amichevole con il Sondrio ha giocato più a sinistra, come aveva già fatto in passato, e Ruben Perez era al centro. Sarà possibile vederla nell’arco della stagione in una posizione differente da quella dello scorso anno?

“Non lo so, questo dipenderà dal mister ed io farò ciò che mi chiederà. Nell’amichevole mi ha chiesto di stare più a sinistra, anche perché eravamo in emergenza, infatti, eravamo solo in tre più i ragazzi giovani, quindi senza problemi ho giocato in quel ruolo senza problemi”.

 

Come si è trovato a giocare con Ruben Perez?

“Siamo insieme da quindici giorni e, giorno dopo giorno, cerchiamo di trovare sempre di più l’affiatamento in campo. Tutti i nuovi, come dicevo prima, sono bravi ragazzi e si sono integrati subito nel gruppo e stanno lavorando tanto per capire il prima possibile ciò che chiede il mister”.

 

Rispetto allo scorso campionato ci sono stati cambiamenti soprattutto a centrocampo e in attacco, ci sanno delle variazioni nel modo di giocare e di disporvi in campo?

“Per quel che riguarda gli schemi, penso che quest’anno il mister voglia giocare con le due punte molto vicine, a differenza dell’anno scorso che giocavamo con Immobile che attaccava molto la profondità e Cerci che si allargava tantissimo. Stiamo provando questo nuovo schema e in ogni allenamento cerchiamo di migliorarci. Ci sono i giocatori nuovi che hanno bisogno di un po’ di tempo per capire, ma dico la verità, secondo me già siamo molto avanti perché non è facile dopo dieci giorni per giocatori che parlano poco l’italiano fargli comprendere subito ciò che vuole il mister e loro lo stanno capendo pian piano”.

 

L’arrivo di Nocerino che ha esperienza ed è italiano ha aiutato anche l’inserimento dei nuovi?

“Sì infatti, noi tutti ci stiamo dando una grandissima mano. Per quello sottolineo che il gruppo è fondamentale e deve aiutare questi ragazzi a integrarsi il prima possibile facendogli capire i movimenti che vuole il mister. Abbiamo bisogno di tutti e tutti potranno darci un aiuto importante”.

 

Le è capitato di parlare in questi giorni con Darmian e Cerci e sapere se arriveranno prima del previsto?

“Mi sono massaggiato con Darmian che è in vacanza. Penso che entrambi tornino il 21. Non ho notizie se arriveranno prima”.      

 

Avete patito il cambio di clima da Bormio a Riscone di Brunico?

“La differenza si è notata, però si sta bene qui, un po’ di sole ci voleva. A Bormio si stava al fresco, ma un pochino troppo e ci vuole una temperatura più elevata perché dal trentuno luglio dovremo affrontare delle partite ufficiali e molto probabilmente il clima non sarà fresco, ma sicuramente più umido, quindi il corpo si sarà già adattato”.

 

Prima parlava del trentuno luglio, come vive l’avvicinamento all’Europa League?

“E’ una bella sfida per noi e ci stiamo preparando giorno dopo giorno facendo tanti sacrifici per arrivarci nel migliore modo possibile. Per adesso ci pensiamo, ma mancano quattordici giorni per entrare nel vivo di quella partita. Ci entreremo al massimo, è sicuro”.

 

Pensa che sarà possibile ripetere una stagione come quella scorsa con l’aggiunta dell’impegno in Europa League?

“Noi partiamo per fare bene e migliorarci sempre, ogni anno lo abbiamo fatto, sarà poi il campo a dare i verdetti”.

 

Vives ha chiesto di poter fare degli auguri speciali:

“Oggi mia moglie compie trent’anni e le voglio fare gli auguri perché sono tanti anni che non riusciamo mai a festeggiare i nostri compleanni insieme a causa del mio lavoro. Lei mi ha detto che fra dieci anni forse capiterà”.

E’ intervenuto l’addetto stampa Piero Venera che ridendo ha ipotizzato che poi Vives farà l’allenatore e quindi anche fra dieci anni niente festeggiamenti di compleanno con la dolce metà.

“Mi ammazza” ha prontamente ribattuto Vives.

Questo vuol dire che al termine della carriera da giocatore potrà intraprendere quella da allenatore?

“Non lo so, ma vorrei rimanere nel mondo del calcio perché mi piace e vivo di questo sport da quando ero piccolo. Non posso ancora dire cosa farò, per adesso ho ancora una grande voglia di giocare e quando arriverà il momento di smettere deciderò”.