Toro-Parma, lavori in corso. Con qualche possibile sorpresa
Incassato il doppio colpo relativo agli infortuni di Daniele Baselli e Simone Verdi, il Toro di Moreno Longo continua a lavorare in direzione della gara di ripresa del campionato, che aprirà le danze del restart. All'andata, il 4-3-3 targato D'Aversa, dalle caratteristiche tendenzialmente invariate fino a oggi, mise in crisi la retroguardia granata, allora diretta da Walter Mazzarri, pur lasciando più d'un fianco scoperto dal punto di vista difensivo. Tre a due per i ducali il risultato finale (passivo limitato dal rigore parato da Sirigu a Gervinho), rete decisiva nel finale, copione letto e riletto fin troppe volte da allora all'interruzione.
Dobbiamo prepararci a una sorpresa, dal punto di vista? Forse. Forse addirittura a più d'una. Anche tenendo conto del fatto che il ventaglio di soluzioni a disposizione di Longo è al momento piuttosto limitato, quanto meno dalla cintola in su, con Baselli e Verdi per l'appunto fuori causa, l'ipotesi di un ritorno a quel 4-2-3-1 sperimentato in passato dal tecnico è decisamente suggestiva. I tre laterali di casa Toro, in tal caso, potrebbero essere chiamati in causa tutti insieme, nell'undici titolare: De Silvestri da terzino destro, Aina sulla mancina, Ansaldi nel tridente di trequarti, con quella licenza di attaccare che potrebbe risultare determinante per dei quanto mai gloriosi anni di maturità calcistica.
Qualora questo fosse il piano, Lyanco, come anticipato di recente sulle nostre pagine (https://www.torinogranata.it/primo-piano/si-riparte-dai-vecchi-problemi-tre-frecce-all-arco-di-longo-105783), potrebbe provare a seguire le orme di Thiago Silva e David Luiz, ancorché percorse occasionalmente dai due giganti carioca, affiancando Rincòn sulla mediana. E nel tridente a supporto di Belotti, insieme a un Berenguer considerato pressoché inamovibile, potrebbe essere schierato, dal primo minuto, Simone Edera. Coccolato da Longo, anche in qualità di pupillo del mister fin dai tempi dello scudetto Primavera, il classe '97, autore dell'ultima rete del Toro in ordine cronologico (risalente allo scorso 29 febbraio, prima dello stop delle attività, gol della bandiera nel 2-1 subito per mano del Napoli), può essere l'arma in più, in vista dell'anomalo scorcio di stagione ancora da giocare. L'intesa col Gallo era in crescita, crescita che ora dovrà e potrà proseguire. Una possibile sorpresa, magari un po' forzata dalle circostanze, in grado di fornire quella spinta in più quanto mai necessaria, al calcio d'inizio del 20 giugno.