Toro, mai come quest'anno il mercato di gennaio è vitale
Nei suoi quindici anni di presidenza, il mercato invernale è sempre stato un tabù per il Torino, che ha di solito portato nomi tutt'altro che altisonanti ma soprattutto dall'utilità che rasentava lo zero. Quest'anno, però, al netto delle possibilità economiche, le contrattazioni di gennaio dovranno migliorare una rosa depressa e sull'orlo del precipizio, con la consapevolezza di non poter sbagliare nulla (come invece accaduto in estate, dove si è sbagliato quasi tutto), anche a costo di tornare ai cari vecchi prestiti semplici, o scambi di giocatori o ancora la cessione di alcuni elementi di spicco (senza pretendere la luna perché se di Cairo ce n'è uno solo gli altri non sono certo suoi benefattori) per poter acquistare i rinforzi necessari. Se non si farà nulla, con la solita scusa di un mercato in cui ci sono poche opportunità (ogni anno, però, qualcuno trova sempre il modo di rinforzarsi), difficilmente i granata riusciranno, nelle condizioni attuali, a invertire una rotta pericolosamente diretta verso la retrocessione.
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