Torino, rischia solo Lerda?

06.03.2011 15:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, rischia solo Lerda?
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Nessuno vuole gufare, anzi lunedì tutti si aspettano che il Toro si riprenda quei tre punti che sono saltati contro l'Atalanta, dove  i granata non hanno meritato affatto la sconfitta. Per tirare le somme si aspetta la fine del campionato ed ora il Torino deve compiere l'impresa contro una diretta concorrente per i playoff come il Vicenza, cercando di approfittare del mezzo passo falso di Siena e Reggina e della sconfitta dell'Empoli, in attesa di conoscere lunedì sera il risultato di Atalanta-Novara, che potrebbero neutralizzarsi a vicenda. Ma se Lerda è salito sul banco degli imputati e lui stesso ci si è messo, cercando di difendere più la squadra che se stesso, è finito sotto esame Petrachi, dove iniziano a vacillare le scelte di gennaio. Se a fine mercato invernale il Torino sembrava aver compiuto i passi giusti, ma solo il campo avrebbe detto la verità, c'è da dire ora che qualcosa non sta funzionando secondo le attese. Cavanda non è stato mai utilizzato dal primo minuto, Budel è lontano dalla forma migliore e l'arrivo di Gabionetta ha solo creato altra confusione, in un momento in cui non ce n'era affatto bisogno.

Prima di esprimere giudizi definitivi bisogna aspettare la fine della stagione, ma anche il ds granata sta cominciando a subire qualche critica sul suo operato. Ma il malinteso se mai si è creato a giugno del 2010, quando fu Cairo a scegliere Lerda e non Petrachi. Ogni ds ha i suoi allenatori di riferimento con cui lavorare in sintonia, poi succede che le cose vanno bene in un ambiente ed in un altro siano un fallimento, ad esempio la coppia Marotta/Delneri funzionava a Genova, fronte Sampdoria, mentre alla Juventus sono diventati un flop. Questo non vuol dire che Petrachi e Lerda siano all'opposto, ma ci vuole altro tempo perchè i due trovino la quadratura del cerchio e intanto sta passando un altro anno dove la promozione comincia a diventare una dura scalata verso la vetta. Non solo, ma Petrachi ricopre più ruoli, come piace a Cairo, pagare un dirigente che ricopra più mansioni, ma alla fine si crea sempre qualche buco ed è da qui la volontà del presidente di trovare un direttore generale. Tutti l'aspettano ma al momento non se n'è vista l'ombra.