Torino, è giunta l'ora della verità
C'è nell'aria voglia di impresa, necessaria, importante per non dire indispensabile, perchè da ora in avanti ogni punto perso vale doppio perchè il tempo a disposizione per uscire dalla zona buia della bassa classifica si assottiglia sempre più. Tutti hanno parlato di vittoria per oggi, contro una squadra difficile anche se non impossibile, perchè l'Udinese quest'anno ha avuto un passo altalenante, è partita alla grande ed è stata in zona Champions. Leonardi aveva però ammonito, meglio pensare alla salvezza. Quando il direttore generale dell'Udinese aveva accennato a questo obiettivo c'era da sorridere, ma la squadra di Marino ha avuto una flessione preoccupante al punto da aver perso sei partite su sette. Adesso appare in ripresa, ma se il Toro giocasse con la stessa determinazione con cui ha messo in crisi l'Inter, allora i tre punti potrebbero diventare realtà.
Novellino ha in serbo parecchie sorprese di formazione, dove pare abbia scelto Gasbarroni al posto di Rosina, a supporto delle due punte, che dovrebbero essere Ventola e Stellone, con Bianchi che potrebbe subentrare a partita in corso. Il caso vuole che l'ex doriano giochi proprio nella posizione che vorrebbe tenere Rosina, il quale invece ha sempre dovuto adattarsi ad altri ruoli, non proprio consoni alle sue caratteristiche. Ad ogni modo per chiarire ogni dubbio bisognerà attendere le formazioni ufficiali per capire le scelte di Monzon, il quale si affiderà ancora a Corini come regista. L'ex palermitano è stato elogiato ieri dal mister, il quale ha trovato in casa quel centrocampista che aveva chiesto, e non ottenuto, nel mercato di gennaio. Come spesso si dice, bisogna adattarsi con gli elementi a disposizione e Novellino, con i consigli di Foschi, dovrà essere abile a far uscire dal cilindro magico una formazione in grado di incamerare i tre punti.