Presentata la nuova squadra: mancava solo la “ciliegina” in attacco

Tanti, tantissimi applausi per Tony Vigato, Giacomo Ferri, Glik, Maksimovic, El Kaddouri, Vives, Comentale e mister Ventura. Padelli, il capitano e il mister hanno risposto alle domande del presentatore e degli Ultras.
11.07.2014 23:20 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Presentata la nuova squadra: mancava solo la “ciliegina” in attacco
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nella cittadina valtellinese di Bormio, che ospita per il secondo anno consecutivo il Torino Fc in ritiro estivo, è stata presentata questa sera la nuova squadra. I tifosi hanno accolto festanti con cori, striscioni e fumogeni i giocatori e tutto lo staff del Torino presente al gran completo in piazza Cavour. Alla presentazione erano presenti per fare gli onori di casa il sindaco di Bormio, Giuseppe Occhi, il presidente della comunità montana, Giovanni Confortola, l’assessore allo sport, Roberto Spechenhauser, e il presidente dell’U. S. Bormiese, Pierluigi Spechenhauser, invece in rappresentanza del Torino Fc il responsabile del marketing e delle relazioni esterne Alberto Barile.  Il Torino ha donato al sindaco una maglia granata con la scritta Bormio e il numero “2” per ricordare che è la secondo volta che la squadra viene in ritiro in questa località e la società granata in cambio ha ricevuto una targa. La serata è stata presentata da Marco Mirabella, vice sindaco di Valfurva e grandissimo tifoso granata, coadiuvato da Fausto Molinari, dj e conduttore di radio Tsn. Prima dell’inizio dell’evento un’orchestra formata da giovani valtellinesi e da membri dell’orchestra di Cremona, giunti a Bormio per seguire una master class di perfezionamento, ha allietato i presenti in attesa dell’arrivo della squadra con musiche di repertorio.  Quanta atmosfera crei il Toro e quanto entusiasmo riesca a suscitare è stato testimoniato dal fatto che Stefano Faifer,  direttore sportivo dell’U.S. Bormiese, ha pubblicamente detto: “Forza Toro”, per la cronaca lui è tifoso della Juventus.

 

L’entusiasmo era tanto prima, durante e dopo la sfilata di tutti i giocatori e membri degli staff tecnici - quando sono stati chiamati sul palco scherzosamente i giocatori hanno sottolineato con dei “Buuuu” il tanto e faticoso lavoro ai quale vengono sottoposti dai preparatori - e medici e non sono mancati neppure gli applausi per tutti quelli che ogni giorno si prodigano per far sì che chi deve poi sul campo dare il massimo abbia i massimi confort come lo storico magazziniere Tony Vigato, una vera e propria colonna portante del Toro. I tifosi presenti hanno inneggiato soprattutto per il team manager Giacomo Ferri con il classico coro “Giacomo Ferri picchia per noi”. Poi è toccato ai giocatori divisi per reparto a cominciare dai portieri. A Padelli è stato chiesto quanto fosse orgoglioso di tornare in Valtellina visto che lui è originario della zona e ha risposto che: “Tanto, è un’esperienza importante perché sono andato via da casa quando era giovane per giocare a calcio e quindi tornarci in ritiro con una società di serie A mi riempie d’orgoglio”, poi gi è stato detto che la cosa difficile non è l’arrivare in alto, ma il restarci e lui ha affermato: “Che sicuramente quest’anno sarà una stagione importante e che tutti dovranno lavorare dimenticandosi quanto è stato fatto lo scorso campionato, perché per lui e per i compagni sarà una stagione molto importante”. Gli è stato anche chiesto di raccontare le emozioni che si provano a giocare una gara in Europa visto che lui ha già sperimentato questo tipo di partite e il portiere ha detto: “L’Europa è una competizione molto importante perché fa crescere e conoscere mentalità di calcio diverse, quindi la squadra dovrà fare di tutto per entrarci dalla porta principale. La presentazione dei giocatori è proseguita con i difensori ed è toccato a capitan Glik rispondere alle domande. Quanto è emozionato? “Sono al Torino da tanti anni, questa è la mia quarta stagione al Torino ed è anche merito dei tifosi se siamo arrivati dove siamo, quindi ci auguriamo che ci sostengano sempre e andiamo avanti”. Com’è la preparazione? “Ci fanno correre, ma è normale e va bene così poiché dobbiamo ricaricare le pile e fra poco ci saranno delle partite importanti”.  E’ già proiettato all’Europa League o la forza del Torino è quella di vivere alla giornata? “L’anno scorso abbiamo pensato partita dopo partita, settimana dopo settimana e penso che dovremo proseguire su questa strada”. Al capitano è stato chiesto di fare gli auguri di compleanno a Tommaso che da Milano era venuto a Bormio per festeggiare gli anni proprio con Glik poiché è di origini polacche allora Kamil gli ha fatto gli auguri nella loro lingua madre. Continuando seguendo la formazione è stato il turno dei centrocampisti e gli Ultras presenti hanno detto ai giocatori di “non fare scherzi”. Infine è stata la volta degli attaccanti. La chiusura è avvenuta ovviamente con mister Ventura e anche lui ha dovuto sottoporsi al rito delle domande. Quando il mister è arrivato sul palco dai rappresentanti della Maratona itinerante si è levato il coro: “Amsterdam, Amsterdam torneremo, torneremo ad Amsterdam”. Il presentatore ha chiesto a Ventura che musica ci farà ascoltare? E la risposta è stata: “Sicuramente qualche cosa di rock che possa trasmettere e far vivere emozioni”. Altro coro: “Chi non salta bianconero è”. E il mister ha accennato alcuni saltelli. Proseguendo con le domande Mirabella ha sottolineato il fatto che Ventura mantiene sempre tutto quello che promette, con onestà però il mister ha affermato che: “Mantiene quasi tutto (riferendosi al fatto che non c’è stata alcuna vittoria nei derby, ndr). Ci manca una piccola cosa e vedremo di riuscirci”. L’obiettivo stagionale è quello di consolidare quanto fatto? “Sì, credo che il fatto che ci sia questo entusiasmo è importante, tre anni fa c’erano delle difficoltà in più, oggi abbiamo fatto passi avanti e questo entusiasmo lo conferma. Il sogno nostro è quello che si possa ulteriormente crescere e magari l’anno prossimo avere lo stesso entusiasmo,anzi maggiore e che anche la tifoseria sia ancora più numerosa perché vorrebbe dire che abbiamo centrato gli obiettivi che ci siamo prefissi”. Ancora un coro: “Giampiero Ventura eh eh, oh oh”. Lei che è nella storia del Toro e vive di emozioni, la passione della gente che emozione le dà? “Emozioni e responsabilità, se devo essere sincero. L’ho detto prima, quando siamo partiti molte cose erano assopite e abbiamo avuto modo di farle rinascere, non so se ci siamo riusciti, ma stiamo lavorando in questo senso e direi che siamo sulla buona strada. Grande merito va ai giocatori, anche a quelli che sono andati via e a quelli che sono stati fino a ieri con noi. Tutti hanno veramente capito che cosa significa indossare la maglia granata e credo che abbiano dato soprattutto per questo. Il primo passo lo abbiamo fatto ora dobbiamo farne altri e stiamo lavorando in questa direzione”.  Domani ci sarà la prima amichevole contro la Bormiese ci dice la formazione che schiererà? “Ho saputo che la Bormiese si sta allenando di nascosto (ride, ndr) quindi meglio evitare. E’ una partita più difficile di quanto sembra”. L’ultima domanda è arrivata dagli Ultras che volevano sapere se gli strumenti per questa orchestra c’erano e Ventura ha risposto: “Quasi tutti, manca qualche cosa” e i tifosi gli hanno detto: “Allora accordiamoli e andiamo avanti”.                    

 

Chiaramente non erano presenti all’evento Bruno Peres e Sanchez Miño perché, a causa dell’assenza di un posto da extracomunitario per il primo e d’intoppi burocratici per il secondo, non sono stati ancora depositati i loro contratti in Lega Calcio e quindi non possono essere ancora definiti giocatori del Torino Fc, anche se dal primo giorno del ritiro si allenato con i futuri nuovi compagni. Assenti giustificati anche Basha e Farnerud che sono a Torino per recuperare appieno dagli infortuni accaduti loro alla fine della scorsa stagione e i nazionali Darmian e Cerci che sono in vacanza poiché le hanno iniziate dopo poiché erano impegnati con il Mondiale. La serata sarebbe stata un’apoteosi se ci fosse stato anche l’attaccante che deve prendere il posto di Ciro Immobile, ma per sapere se sarà Quagliarella, probabile al novanta per cento, o un altro bisogna pazientare ancora un po’, non è facile perché mancano venti giorni al debutto in Europa League e senza l’attaccante principale l’impresa sembra più complicata, però si può solo sperare che Cairo sbocchi la situazione e metta la ciliegina sulla torta al più presto.

 

Domani mattina allenamento con inizio alle 9,30 e nel pomeriggio alle 17 la prima partita amichevole con la Bormiese che milita nel campionato di Seconda Categoria.