Petrachi: "La rosa sarà completata con i tasselli giusti"

Il direttore sportivo Petrachi in conferenza stampa ha fatto il punto sulla rosa granata sia per quel che riguarda chi è arrivato sia su quali giocatori servono per completare la rosa.
Il ritiro quest’anno è iniziato con buona parte della rosa messa a disposizione del mister. Un cambio di strategia rispetto al passato?
“Era quello che ci eravamo prefissi in questo inizio di stagione quando abbiamo tirato le linee guida con l’allenatore e il presidente. Era opportuno portare in ritiro una squadra quasi al completo come è giusto che sia. Quindi gli sforzi fatti e il lavoro profuso hanno prodotto questi risultati. Da parte mia c’è grande soddisfazione soprattutto per aver messo in condizione l’allenatore di avere ampiamente la rosa a disposizione, è normale che manchi ancora qualche elemento. Ma è giusto che sia così non si può presentare la squadra fatta al cento per cento prima dell’inizio del ritiro, perché ci sono sempre delle modifiche da apportare, dei giocatori che in ritiro si mettono evidenza e poi l’allenatore può prendere altre decisioni e in base proprio a queste si completa la rosa. E’ strategico non avere la rosa del tutto formata, perché lavorativamente parlando non sarebbe la cosa corretta”.
Dei giocatori come Gillet che vi eravate prefissi di prendere non sono arrivati così avete individuato altri che fossero funzionali al modo di concepire il calcio di Ventura
“Gillet ha preferito la serie A, perché alla fine un accordo economico lo avevamo trovato, ma c’era da combattere la categoria e nonostante il Torino abbia un fascino particolare un po’ su tutti i calciatori resta il fatto che, ahimè, giochiamo ancora in serie B e molti giocatori fanno fatica a scendere di categoria soprattutto se sono arrivati in A in tarda età come è accaduto a Gillet. Però Coppola non è una seconda scelta era uno dei portieri nella lista stilata con Ventura ed essere riusciti a prenderlo è una grandissima soddisfazione perché anche lui era un portiere ambito da diverse squadre di A, quindi siamo felici di averlo preso. Ad esempio Guberti, a differenza di Gillet, nonostante siamo in B ha preferito giocarsi le chanches di un torneo da vertice in una squadra ambiziosa pronta a fare un campionato importante piuttosto che andare in una squadra di A e lottare per non retrocedere, queste poi sono valutazioni che diventano soggettive ”.
Vives è arrivato, mentre si attende ancora Gazzi. Quest’ultimo vestirà la maglia granata?
“Se vi ricordare già a gennaio volevo prendere Vives e avevo provato a fare uno scambio con Di Michele, ma allora non si è concluso, mentre adesso sì. Per quanto riguarda Gazzi noi abbiamo fatto determinati tipi di scelte: abbiamo preso Basha, Iori e Vives che sono tre giocatori per due posti da titolare. Bisogna stare attenti a non alterare alcuni equilibri prendendo quattro giocatori pseudo titolari in un contesto importante per poi rischiare di creare troppa competizione e quindi di rovinare gli equilibri. Credo che Gazzi sia un’operazione di mercato che non faremo”.
Un esterno destro e un attaccante potrebbero essere delle pedine utili?
“Su quello che sarà il completamento della rosa è normale che se andrà via un giocatore è giusto che sia sostituito. La rosa completa al novanta per cento non è figlia di eventuali cessioni, ma è figlia di una rosa da completare. Oggi noi abbiamo ancora una casella scoperta in mezzo al campo quindi un centrocampista da prendere. E poi molto probabilmente potrebbe arrivare ancora un altro esterno, ma in funzione di valutazioni che verranno fatte da qui alla fine del ritiro. Se necessiterà prendere un esterno di un certo profilo e con certe caratteristiche lo prenderemo. Questi sono i due ruoli con cui sostanzialmente andremo a chiudere la rosa. Poi se dovessero capitare occasioni di livello sicuramente non ci faremo mancare nulla”.
Premesso che le gerarchie le stabilisce il campo e bisogna preservare gli equilibri, il mister con voi ha concordato che per completare la rosa servono un mediano e un attaccante. Questi sono ruoli chiave per il modulo e la stagione è lunga. Ventura verrà accontentato?
“Sul centrocampista ribadisco faremo delle valutazioni, ma adesso dobbiamo avere le idee chiare se mettere dentro un giocatore che tra virgolette sarebbe un gregario o uno pseudo titolare come dicevo prima. Quindi sono delle valutazioni che faremo di giorno in giorno. Il discorso dell’attaccante è un discorso che dobbiamo andare eventualmente ad affrontare. In questo momento non abbiamo la necessità dell’attaccante, perché abbiamo Bianchi, Antenucci, Sgrigna e Ebagua, ci sono delle alternative importanti. Poi magari rimanendo con questi giocatori si potrebbe prendere un attaccante giovane, ma sicuramente con un profilo di tale batteria di attaccanti è improprio andare a prendere un altro di profilo altissimo, sarebbe inopportuno”.
Per quel che riguarda i portieri sono previsti ulteriori acquisti?
“Al momento sono Coppola, Morello e Gomis, poi vedremo. Se succede qualche cosa si interverrà. Non vedo un problema di portieri. Abbiamo tre portieri in più uno è un fuori lista, quindi non ci crea neanche il problema, come lo scorso anno, di variare la lista durante la settimana. Nel calcio mercato da qui al 30 di agosto possono succedere delle cose, ma non sono delle situazioni che al Torino in questo momento interessano particolarmente, non è un problema specifico sul quale siamo preoccupati e dobbiamo fare questo o quell’altro. Questa preoccupazione non è figlia nostra fortunatamente”.
Lei ha detto che la squadra è fatta al novanta per cento, quindi agirà ancora sul mercato per arrivare al cento per cento?
“E’ vero abbiamo fatto la squadra al novanta per cento, se ci dovesse essere l’occasione di fare qualche operazione importante sicuramente non ci tireremo indietro. Però oggi non c’è l’esigenza di dover spendere dei soldi e di andare a cercare dei giocatori. Si devono fare delle riflessioni importanti dal punto di vista tecnico da qui alla fine del ritiro; dopo di che se ci sarà la necessità di fare qualcosa, per esempio, sull’esterno la faremo. Se ci servirà un attaccante, perché magari hanno comprato Rolando Bianchi prenderemo un attaccante. Però oggi necessità di questo profilo non ci sono. Adesso dobbiamo solamente chiudere la rosa mettendo i tasselli giusti, ma senza preoccupazione perché il grosso è stato fatto”.
Qual è stata la trattativa più difficile finora?
“Ogni trattativa ha presentato delle particolarità e delle problematiche, perché purtroppo quando viene accostato qualche calciatore al Torino puntualmente arriva qualcuno a proporre il doppio alla società o a proporre più soldi al calciatore. Abbiamo sempre in contrato delle problematiche e anche delle dirette concorrenti ci hanno fatto un po’ di ostruzionismo. Siamo il Torino e quindi quando ci accostano dei calciatori ci sono le altre società che cercano sempre di arrivare prima di noi. Io mi reputo contento e soddisfatto del lavoro fatto perché siamo riusciti a prendere le nostre prime scelte”.
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