Per accontentare Juric e dargli i giocatori chiave bastano una 20 di milioni, forse un po’ meno

04.06.2021 10:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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Vagnati e Cairo
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Gunter, Messias e Dimarco più uno fra Vazquez e Ramirez quattro giocatori, i primi tre molto graditi a Juric, che servirebbe avere in rosa per l’inizio del ritiro e che non farebbero svenare Urbano Cairo. La rosa granata non sarebbe al completo, ma già assumerebbe una più discreta fisionomia e permetterebbe all’allenatore di impostare il gioco secondo il suo credo. Per il difensore centrale del Verona servono all’incirca 4,5 milioni di euro. Per il trequartista del Crotone 7-8, ma con delle contropartite tecniche, ad esempio Djidji, Segre e forse Millico, la cifra può essere un po’ abbassata e anche in questo caso potrebbe arrivare sui 4,5 mln, forse 4. Per L’esterno sinistro dell’Inter il discorso è un po’ più complesso perché nelle intenzioni Simone Inzaghi lo valuterebbe in ritiro, ma se il Torino arrivasse con un’offerta congrua, 10 mln cash tenuto conto che la richiesta pare essere di 12, ma si sa che trattando, in questo Cairo è un gran maestro, magari il club nerazzurro lo cederebbe subito abbassando un po’ la pretesa. Per Vazquez o Ramirez invece non serve un centesimo poiché dal 1 luglio saranno ufficialmente svincolati, già adesso possono firmare con chiunque, rispettivamente dal Siviglia e dalla Sampdoria.

20 milioni o forse anche un po’ meno non sono una cifra esorbitante per quattro giocatori, tre dei quali di assoluto gradimento dell’allenatore. Fare questo sforzo economico nei tempi giusti metterebbe Juric nella condizione di iniziare la sua avventura al Torino in modo soddisfacente e soprattutto non gli farebbe venire il dubbio di aver ricevuto più parole che fatti. Anche perché le voci che girano su altri calciatori, che ricoprono in alcuni casi ruoli differenti e che andrebbero a sostituire chi non rientra più nei piani soprattutto tecnici, sono di ragazzotti di belle speranze e senza alcuna conoscenza del calcio italiano. I riferimenti non casuali sono a Gudmundsson, Rahimi e Antiste. Dopo due stagioni di assoluta sofferenza del Torino e salvezze arrivate sul filo di lana anche solo pensare a delle scommesse prima di aver preso dei titolari è a dir poco bizzarro, per non dire altro e inevitabilmente suscita, nella migliore delle ipotesi, ionica ilarità.