Luigi Garzya: "Il Toro è primo meritatamente"

20.11.2011 12:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Luigi Garzya: "Il Toro è primo meritatamente"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Sport

Abbiamo intervistato in esclusiva Luigi Garzya, che ha giocato nel Torino dal 2000 al 2003 nel ruolo di difensore, attualmente è un allenatore, e con lui parlato dei granata capolista. In B è importante muovere la classifica anche pareggiando. Il Torino con il Padova sono le squadre che hanno l’organico migliore. Ventura riesce sempre a sopperire agli infortuni e alle squalifiche trovando le soluzioni più adatte. Avere la migliore difesa del campionato aiuta sia in A sia in B a vincere i campionati. La Sampdoria sta pagando lo scotto della retrocessione.

Il Torino dopo il pareggio con il Crotone mantiene la vetta e dimostra di saper gestire il vantaggio. Dopo sedici giornate avere trentacinque punti e un vantaggio di tre sulle inseguitrici Pescara e Sassuolo è da considerarsi positivo, nonostante i pareggi nelle ultime tre gare?
“Sì, sono sempre dell’idea che comunque fare punti in serie B, anche pareggiando, è importante perché muove la classifica. Il Torino è una squadra che sta in testa e che ha perso una sola partita e come organico è la formazione più forte. Dal punto di vista del gioco i granata  non sono secondi a nessuno, ma è chiaro che dovranno stare attenti alle inseguitrici, l’unica che mi preoccupa è il Pescara, che ho visto giocare diverse volte, che è una squadra giovane e che fa della velocità e della capacità di segnare le armi migliori. E in più gli abruzzesi hanno un pubblico da serie A, ma quello del Torino non è da meno”.

Emergenza sugli esterni alti con gli infortuni a Pagano, Guberti e Surraco e in difesa dove entrambi i terzini destri si sono fatti male. Problemi che possono alla lunga influire sul rendimento della squadra?
“Conoscendo Ventura lui alla fine una soluzione la trova sempre per sopperire agli infortuni e alle squalifiche. E’ chiaro che per il gioco che predilige il mister gli esterni sono fondamentali e gli sono venuti a mancare giocatori con una caratura tecnica fra i più forti della serie B. Quindi queste assenze, secondo me, peseranno, ma solo fino ad un certo punto, perché l’organico è ampio e la squadra perde poco e questo in B è fondamentale come lo è avere una continuità di risultati e di punti. Fra poco inizierà il mercato di gennaio e se continueranno a mancare dei giocatori a causa degli infortuni la società sopperirà con innesti”.

Il Torino ha il decimo attacco del campionato, per essere la prima in classifica non è un ruolino di marcia particolarmente esaltante per fortuna ha la miglior difesa.
“Il calcio insegna che per vincere i campionati sia in serie A sia in B bisogna avere la migliore difesa, perché comunque il Torino prima o poi un gol lo realizza, poiché è una squadra che ha diversi giocatori, non solo Bianchi, che possono mandare la palla in rete”.

Ma i granata in più di una partita hanno creato poche occasioni da gol, forse anche perché Antenucci deve sacrificarsi a fare l’esterno per sopperire agli infortuni dei compagni.
“Sicuramente, però se le altre squadre hanno meno punti del Torino evidentemente hanno problemi più grossi di quelli dei granata. Di squadre ben più scarse del Torino ce ne sono tante. Quando una squadra è prima in classifica un motivo c’è, anche se ogni tanto fa uno zero a zero. Visto che il Toro è primo vuol dire che qualche cosa di buono lo crea anche quando non fa gol. Le altre formazioni non credo che possano impensierire il Torino, tranne un paio”.

Quali sono?
“Oltre al Pescara il Padova, mentre il Sassuolo credo che stia vivendo un periodo sulle ali dell’entusiasmo, però non ha un organico composto prevalentemente da titolari, perché in B il campionato è lungo e logorante e per riuscire a lottare per la A bisogna avere una rosa all’altezza. Il Torino rispetto al Sassuolo, anche al Pescara, ma non al Padova, ha un organico superiore nel senso che anche chi va in panchina o in tribuna è da considerarsi un titolare perché lo sarebbe in qualunque altra squadra. Il Sassuolo ha undici-tredici titolari e per il resto giocatori discreti. Invece il Padova, come organico, può essere paragonato al Torino perché in tutti i reparti vi sono diverse soluzioni che possono essere adottate grazie agli uomini che ci sono e al loro valore”.

Fra le squadre forti non ha menzionato la Sampdoria. Questo perché ha delle difficoltà o pensa che i problemi siano dovuti al fatto che ha patito la retrocessione in B, come era capitato al Torino le stagioni scorse?
“Per i giocatori che hanno giocato quasi sempre in A adattarsi alla B non è facile perché di squadre buone ce ne sono tante e tutte le formazioni che incontrano la Samp cercano di fare la partita della vita, esattamente come quando affrontano il Torino, e raddoppiano le forze e gli impegni. I blucerchiati con i loro dodici punti di distacco dal Torino hanno un divario importante e può darsi che con il tempo e con qualche innesto a gennaio possano dire la loro, ma a questo punto se continuano così, anche se sono una signora squadra, possono ambire ai playoff, però stanno pagando lo scotto della serie B”.

Quando ritroveremo Gigi Garzya in panchina?
“Quando Dio lo vorrà (ride, ndr). C’è crisi anche nel nostro campo e siamo tantissimi allenatori e come in tutte le cose oltre ad essere bravi bisogna anche avere dalla propria parte la fortuna. Spero di tornare ad allenare quanto prima, ma so che come me ci sono tantissimi colleghi fermi e purtroppo le squadre diminuiscono mentre gli allenatori aumentano”.