Live – Mazzarri: "Dovremo fare una partita intelligente con l'Udinese, altrimenti sarà dura"
L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita di domani pomeriggio con l’Udinese.
SULLA PARTITA E SULLE INCOGNITE DELLA TRASFERTA Quando i giocatori arrivano all'ultimo momento, per uno come me al quale piace avere tutto sotto controllo, non è facile, ma non è un alibi perché vale per tutte le squadre, però, sono incognite visto che abbiamo avuto un cammino altalenante. Sarebbe stato meglio avere una settimana tipo per lavorare sulle teste di tutti. Per quel che riguarda l'avversario, con il Milan e il Bologna avevano vinto però hanno anche perso due partite in casa con Parma e Brescia e questo la dice lunga sul loro valore. Lasagna, de Paul, Okaka e Mandragora sono giocatori importanti, se noi pensiamo di andare lì all'arma bianca senza fare bene le due fasi sarà dura.
COME SI AFFRONTA L'UDINESE Dovremo fare una partita intelligente ed avere equilibrio. Dobbiamo saper vedere il pericolo ed evitare errori fatti in passato e su questo sono stato chiaro con i ragazzi, anche con Laxalt che è arrivato per ultimo dagli impegni della Nazionale.
SULL’INIZIO DELLA STAGIONE Dovrò tirare fuori il 110 per cento dai miei giocatori malgrado le difficoltà avute per aver giocato i preliminari d’Europa League, gli infortuni e altre cose, ma non voglio che questi siano alibi. Abbiamo qualche punto in meno che avremmo meritato.
SULLA POSSIBILITA' DI VEDERE UN TORINO DIVERSO L’anno star forza l’anno scorso si basava sul’organizzazione del gioco e sulla buona forma fisica. Serve che i giocatori che abbiano una buona forma atletica, non avendo avuto finora giocatori sullo stesso livello di forma non avevo potuto sperimentare un granché e ho dovuto sopperire. Ora ci sono più giocatori che si sono avvicinati alla forma migliore, ma se manca il centravanti le prove sono parziali. Comunque durante la sosta abbiamo fatto delle prove e domani deciderò chi far giocare dopo aver parlato con tutti i giocatori.
SUI CAMBI Se si sono allungate le panchine bisognerebbe anche aumentare i cambi. Lo dico da tempo e sono contento che un presidente come De Laurentiis chieda più cambi, lui ha più peso di me e magari sarà ascoltato. Sarebbe un aiuto anche per gestire meglio le rose.
SULLA PRESENZA IN PANCHINA E SULL'ASSENZA DI TUDOR Sarebbe gusto che anche Tudor fosse in panchina. Le regole, per l'amor del cielo vanno rispettate, ma durante la partita può capitare che si esca dall'area tecnica e magari, com’è successo a me, il quarto uomo faccia notare all'allenatore che è uscito fuori. Tudor non lo conosco, ma sentendolo in televisione è una persona per bene e meriterebbe di essere in panchina.
SULL’UMORE DELLO SPOGLIATOIO Bisogna sempre pensare alla partita successiva in proiezione alla fine del campionato. La prima finale che dobbiamo affrontare si chiama Udinese. I giocatori devono parlare poco e fare, mentre l’allenatore deve parlare di più e mettere nella condizione i suoi giocatori di fare a meglio.
SULLA DIFESA A TRE E SU CHI GIOCA Gli allenatori fanno considerazioni sull'oggettività, una volta si marcava a uomo e se c'era una punta rapida si utilizzava un difensore piccolo e rapido a marcarlo, ma ora non si fa più così. L'utilizzo di un difensore dipende da che cosa vuole fare un allenatore, in una difesa a quattro se i terzini sono bloccati è più difensivista, mentre in una difesa a tre se gli esterni sono alti la squadra è più votata ad offendere. Contano i meccanismi e non i numeri. La gerarchia è dettata da quello che è accaduto nell'ultima partita. L'anno scorso nel ritorno quando abbiamo ridotto la rosa quando gli undici che facevano bene in una partita giocavano anche la successiva, ma l'unica variabile è come ci si allena in settimana salvo qualche volta che la regione non sia di tipo tattico. I giocatori devono saper fare e l'allenatore saper far fare.
SU FALQUE Iago era partito benissimo ed era titolarissimo perché è venuto in ritiro ed era il migliore per forma fisica, poi, si è fatto male purtroppo. Io lo conosco bene e lo stimo tantissimo e lui come tutti deve stare bene per giocare. La sosta gli ha fatto bene, al momento è meglio che non parta dall'inizio perché ci sono altri che stanno meglio e poi bisogna vedere se la squadra può reggere un sistema di gioco più offensivo, ma solo se stanno bene tutti perché altrimenti si prendono imbarcate come con il Lecce.
SU BERENGUER In partitella ha avuto una distorsione alla caviglia sinistra, vediamo come sta.
La conferenza è terminata.