Le pagelle di Ele, CI Torino-Modena 1-0: Ilkhan illumina e Vlasic segna. Aboukhlal più che un cobra un serpentello innocuo. Da Ngonge qualche spunto. Simeone voglioso

Israel: 6,5. Esordio con clean sheet grazie anche alla traversa, che lo ha salvato sul tiro di Gerli (43’) che lo aveva già impegnato prima (15’) e se l’era cavata con una respinta seppur un po’ affannosa. E’ stato attento e non si è mai fatto sorprendere dai tiri neppure da quello di Santoro (36’) andando a toglierlo dal sette e poi ancora respingendogliene un altro (39’). Non sempre però le sue scelte sono le migliori come al al 45’ quando ha rinviato abbastanza corto verso Gineitis che aveva alle spalle Santoro che lo ha pressato recuperando la sfera e poi ha servito Beyuku che ha concluso mandando la palla su di lui (45’). Ha deviato il tiro di Beyuku (47’). E per il resto la balistica dei canarini è da rivedere: Pyyhtia alto (57’). Quando gli spazi sono chiusi non ha la potenza per fare lanci lunghi come accadeva a Milinkovic-Savic che riusciva a mandare la palla nei pressi dell’area avversaria.
Pedersen: 5,5. Nel primo tempo è fra i pochissimi che prova qualche sortita in avanti e di certo non lesina la corsa, ma deve riuscire ad essere anche più incisivo altrimenti la corsa non basta perché i passaggi devono essere più precisi. Patisce Zampano, che spesso ha la meglio su di lui. (Dal 60’ Lazaro: 5,5. Spinge poco e si prodiga di più nella fase difensiva non essendo al sicuro il risultato).
Coco: 5,5. Fatica un po’ a carburare e in avvio fa più errori che cose giuste e di tanto in tanto qualche sbavatura la commette, come l’angolo regalato agli avversari (87’). Se non si mette in carreggiata quando di fronte avrà avversari più forti, come accadrà lunedì sera a San Siro con l’Inter, saranno dolori, sempre che Baroni lo schieri.
Masina: 6. Con diligenza svolge il compito assegnatogli, ma incappa anche in qualche leggerezza nel gestire la palla.
Biraghi: 5,5. Mette in campo l’esperienza, però fatica a prendere le misure a Beyuku. S’incarica spesso dei piazzati calciandoli con alterne fortune.
Casadei: 5. Commette parecchi errori perdendo palloni e sbagliando passaggi anche semplici. E in più deve registrare la mira: di testa non inquadra la porta (24’), cicca la rovesciata (56’) tira alto (90’+5’).
Gineitis: 6. E’ lui a innescare l’azione che poi porta al gol partita di Vlasic dando palla a Ilkhan che costringe Chichizola a respingergli in qualche modo il tiro (51’). Nel 1° tempo fatica come tutta la squadra e quando il centrocampo passa a tre migliora anche lui. (Dal 79’ Anjorin: n.g.)
Ngonge: 5,5. Qualche buono spunto lo ha fatto vedere, ma gli manca ancora un po’ di condizione fisica e l’intesa con i compagni. (Dall’88 Zapata: n.g. La sua presenza dopo 317 giorni è un buon auspicio, infatti i tifosi lo accolgono con un’ovazione e con cori).
Vlasic: 6,5. Segna il gol partita (51’) e nel finale costringe Chichizola a respingere un tiro da fuori area abbastanza velenoso (84’) , ma nel primo tempo lo si vede ben poco.
Aboukhlal: 5. Più che un cobra un serpentello innocuo e molti suoi passaggi finiscono agli avversari. (Dal 46’ Ilkhan: 7. Entra e dà luce a un Torino che sembrava totalmente spento. Da solo mette in difficoltà più di un avversario e arriva al tiro che in qualche modo il portiere respinge e poi Vlasic segna (51’)).
Adams: 5. Non incide e troppo spesso gira a vuoto. (Dal 60’ Simeone: 6. Ci mette l’impegno di chi vuole dimostrare di poter fare la differenza e sfruttando un pallone datogli da Anjorin prova pure a segnare tirando dalla distanza col destro e mirando l’angolino basso, ma non si fa sorprendere (82’).
Marco Baroni: 6. La sua squadra approccia male alla partita e non riesce a esprimere il gioco che lui sta insegnando e così dovendo fare fuoco con la legna che ha a disposizione nella ripresa passa al centrocampo a tre inserendo Ilkhan al posto di Aboukhlal e questo lo premia.
In infermeria al lungodegente Schuurs si è aggiunto Ismajli, ma per il resto non ha avuto defezioni che incidessero sulle scelte della formazione e così ha optato per il 4-2-3-1 che è il modulo che rispecchia meglio il suo concetto di gioco. In porta Israel. Linea difensiva formata da Pedersen, Coco, Masina, con Maripán volutamente lasciato in panchina poiché non ancora al top della forma a causa dei carichi di lavopro che devono essere smaltiti, e Biraghi. A centrocampo Casadei e Gineirtis. Sulla trequarti Ngonge, Vlasic, Aboukhlal. E come punta centrale Adams.
Per supportare quattro calciatori offensivi c’è bisogno di un centrocampo di qualità, di sostanza e anche d’esperienza e per arrivare a questo non basta il lavoro perché servono anche gli uomini giusti che evidentemente Baroni non ha visto che continua a spostare in vari interpreti per trovare l’amalgama corretto. Sono Cairo e Vaganti a dover dare il giusto supporto all’allenatore prendendo giocatori funzionali al gioco che il mister vuole sviluppare. Per ottenere risultati la buona volontà dell’allenatore di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori rischia di essere una rincorsa infinita a trovare la quadra.
MODENA: Chichizola: 6; Tonoli: 6; Adorni: 6; Nieling: 6; Beyuku: 6,5; Pyyhtia: 6 (Dal 66’ Magnino: 6); Gerli: 6,5 (Dal 79’ Massolin: n.g.); Santoro: 6; Zampano: 6,5 (Dal 74’ Zanimacchia: 5,5); Gliozzi: 5,5 (Dal 66’ Mendes: 5.5); Defrel: 6 (Dal 66’ Di Mariano: 6).
Andrea Sottil: 6.
Arbitro Paride Tremolada: 6. Estrae i cartellini proprio quando non può farne a meno, Ilkhan (58’), Ngonge (69’) e Anjorin (81’), e per il resto preferisce ammonire verbalmente in una partita che non presenta criticità e quindi non è difficile da dirigere.
Copyright © 2025 - Tutti i diritti riservati
