Le grandi trattative del Torino - 1985: Cravero, il capitano che sfiorò soltanto le coppe

09.05.2020 16:00 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Le grandi trattative del Torino - 1985: Cravero, il capitano che sfiorò soltanto le coppe
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E’ uno dei tanti ragazzi del Filadelfia, nati e cresciuti “a pane e Toro”: Roberto Cravero è stato capitano e simbolo del Toro tra gli anni Ottanta e Novanta. E sembra paradossale che, nonostante una carriera vissuta completamente in granata ad eccezione di cinque stagioni, abbia soltanto sfiorato i trofei portati a casa in quegli anni. Certo, c’è la Mitropa del 1991, ma rispetto a quanto poteva essere e non è stato è davvero pochissimo.

Tutta la trafila nelle giovanili, poi il tecnico Giacomini gli concede l’esordio in serie A quando Cravero ha appena compiuto 18 anni, nel 1982. Per due stagioni, poi, non vede più il campo, così il Toro decide di prestarlo per due anni al Cesena per permettergli di farsi le ossa. Poi, al ritorno alla base nel 1985, comincia la scalata di Cravero nel Toro. Diventa capitano e punto fisso della rosa di Radice, Fascetti e Mondonico, gli allenatori che si succedettero in quegli anni, e dopo la promozione del ’90 arrivano le emozioni forti. Perché quel Toro comincia e continua a crescere, arrivando alla finale di coppa Uefa del 1992. Cravero è il capitano di una squadra che lotta e compie l’impresa di battere il Real Madrid, ma sul più bello viene fermata dai pali di Amsterdam: saranno tre, con il difensore protagonista del rigore negato che fece infuriare Mondonico tanto da alzare al cielo la celebre sedia. Le lacrime versate in Olanda per i due pareggi che condannarono il Toro alla sconfitta contro l’Ajax sono il suo rimpianto più grande.

E quando Cravero, nell’estate del 1992, passa alla Lazio, la sua vecchia squadra conquista la coppa Italia nella finale contro la Roma. Un destino beffardo, a ripensarci bene. Al suo terzo ritorno in granata, nel 1995, il Toro comincia a vivere una lenta e costante discesa: c’è anche Cravero in campo nello spareggio per salire in serie A contro il Perugia perso ai rigori nel 1998. Per lui sono state 300 presenze in prima squadra e 17 gol, poi vanno ancora aggiunti gli anni da dirigente: dopo il ritiro del ’98, infatti, Cravero si ferma ancora sotto la Mole per diventare team manager e ds a partire dal 2003. Insieme a Renato Zaccarelli, altra bandiera granata, costruisce il Toro che conquista la promozione nel 2005: il fallimento, però, rese tutto inutile. E quel Toro sarebbe andato distrutto, con Cravero che a quel punto cambia vita e diventa opinionista in tv.