La sfortuna continua a prendere di mira Lyanco: infortunio con la Nazionale

Il difensore da quando è al Torino ha già avuto quattro infortuni che lo hanno tenuto a lungo in infermeria e ieri un altro la cui entità sarà valutata.
18.11.2019 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Lyanco
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Lyanco
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Lyanco è un difensore centrale forte e che ha ampi margini di crescita visto che ha 22 anni e che ne compirà 23 il prossimo primo febbraio, ma purtroppo per lui e per il Torino è già stato colpito da quattro infortuni importanti più un problema alle tonsille e da ieri aleggia il quinto. Infatti, con la Nazionale brasiliana Under 23 nella finale del Torneo di Tenerife è stato sostituito al 39’ dopo che Capaldo al 32’ gli era entrato sulla caviglia destra atterrandolo e stando a indiscrezioni parrebbe che il problema sia di natura muscolare, ma solo dopo il rientro in Italia del giocatore e gli accertamenti strumentali si saprà con esattezza il tipo di infortunio e la minore o maggiore gravità e si potranno ipotizzare i tempi di recupero.

Si spera che Lyanco non abbia nulla di grave, ma la prudenza non è mai troppa visti i precedenti. Il giocatore il 29 marzo del 2017 ha firmato con il Torino un contratto quinquennale e arrivò subito in Italia per ambientarsi anche se non poteva giocare fino alla stagione successiva. Che non iniziò nel migliore dei modi poiché durante il ritiro estivo in Austria ebbe un’infezione alle tonsille, problema che aveva già avuto in precedenza, che lo costrinsero al rientro in Italia e all’operazione di tonsillectomia (7 agosto 2017) e rientrò in gruppo quattordici giorni dopo (21/8). In seguito ha avuto una distorsione alla caviglia destra con lesione parziale del legamento deltoideo (12/10) che gli ha impedito di allenarsi con i compagni fino ai primi di novembre (2/11). Stava giusto ritrovando la forma fisica quando un trauma contusivo/distorsivo al mesopiede sinistro lo ha messo nuovamente ko (24/12) e di conseguenza altro stop fino a metà febbraio, infatti aveva ripreso la preparazione alle partite in vista del derby (15/2/2018). Poi pochi giorni dopo il trauma contusivo/distorsivo al piede sinistro, lo stesso già interessato dal precedente infortunio (28/2) e la scelta di un trattamento conservativo (15/4) che alla fine comunque ha portato all’operazione eseguita in Brasile (10/5) e il seguente recupero che si è protratto fino alla stagione successiva con ritorno a disposizione verso la fine di ottobre (24/10). A gennaio 2019 è passato al Bologna in prestito dove ha avuto un acciacco che gli ha fatto saltare le partite con Genoa (10/2) e Roma (18/2) e a fine campionato è tornato al Torino. Quest’estate durante il ritiro a Bormio ha accusato una distrazione di basso grado del muscolo flessore della coscia sinistra (12/7) che gli ha fatto saltare i preliminari d’Europa League l’inizio del campionato (ha ripreso ad allenarsi con i compagni dopo il ritorno dalla trasferta in Brasile con la Nazionale (11/9). Adesso l’incognita per questo nuovo infortunio. Non ci sono dubbi che la sfortuna lo abbia preso di mira.

I ripetuti problemi fisici di Lyanco oltre a condizionargli la carriera sono un problema per il Torino che si ritrova con un giocatore spesso inutilizzabile in un reparto delicato com’è quello difensivo. Quest’anno poi la difesa granata non è più solida come quella dell’anno passato e finora Mazzarri non ha trovato ancora l’assetto definitivo a causa appunto del problema fisico di Lyanco, dei postimi di quello dell’anno scorso di Djidji (meniscectomia laterale selettiva al ginocchio destro 26/4 a seguito del trauma discorsivo del 10/2), poi il caso Nkoulou e l’infortunio di Bonifazi (frattura composta del quinto osso metacarpale della mano sinistra il 26/10). Rientrato il caso Nkoulou e tornati a disposizione Djidji e Lyanco sembrava che si potesse trovare una quadra in difesa, ma è ritornato lo spettro con gli infortuni di Bonifazi e appunto Lyanco.
Il Torino adesso dovrà valutare attentamente le mosse da fare in sede di mercato in generale e in particolare per quel che riguarda i difensori centrali per non ritrovarsi poi ad avere la coperta corta o a costringere Mazzarri a scelte obbligate su chi schierare. L’ideale sarebbe che per una volta tanto la sfortuna abbia dato solo un buffetto a Lyanco e non l’ennesimo cazzotto da ko.