La Coppa Italia è un pass per l’Europa, con la Lazio serve il miglior Toro

In un’unica partita Torino e Lazio si giocano l’accesso ai quarti di finale. Osservati speciali in casa granata Amauri, Martinez e Maxi Lopez, gli attaccanti che dovranno incidere sull’esito della gara se saranno utilizzati.
14.01.2015 13:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La Coppa Italia è un pass per l’Europa, con la Lazio serve il miglior Toro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino dovrà andare oltre se stesso ed essere migliore di quello visto con il Milan, perché non basta un pareggio per passare il turno in Coppa Italia, solo battendo la Lazio i granata rimarranno in corsa in un torneo che dà l’accesso all’Europa League della prossima stagione. Segnare non sarà un optional e non basterà creare anche tantissime occasioni da gol alla squadra di Ventura per avere la meglio su quella di Pioli. Il Torino sabato scorso con il Milan ha profuso tante energie, ma la Lazio non ne ha impiegate meno nel derby con la Roma domenica pomeriggio, quindi da questo punto di vista non c’è una squadra avvantaggiata sull’altra, così come non possono essere un alibi le defezioni per infortuni o mali di stagione, i granata non disporranno di Quagliarella, Bovo e Barreto e i biancocelesti di Gentiletti, Ciani, Ederson, Braafheid, Gonzalez, Lulic e De Vrij, anche in questo caso problemi per entrambi gli allenatori. Discorso differente per Gillet che ha dovuto recarsi a Bari obbligato con un accompagnamento coatto per testimoniare al processo relativo al calcioscommesse. Non può essere considerato invece un problema in casa Torino le non convocazioni di Nocerino, Sanchez Miño, Ruben Perez e Larrondo perché la loro esclusione è dovuta solo ed esclusivamente al fatto che non rientrano più nei piani tecnici e sono stati messi sul mercato, la società e l’allenatore potrebbero benissimo utilizzarli, almeno portandoli in panchina visto che stanno bene fisicamente e sono a libro paga fino a quando non si accaseranno altrove, ma è stata presa una decisione differente.

 

La Lazio è in un momento di forma eccellente e non a caso occupa in campionato il terzo posto in classifica, quindi per il Torino non sarà per nulla facile, ma di solito la squadra granata, rispecchiando un po’ il carattere del suo allenatore, si esalta se di fronte ha un avversario di livello superiore, di conseguenza è legittimo aspettarsi questa sera un atteggiamento consono e determinato a giocare al meglio delle proprie capacità. Tanto per intendersi in campo dovrebbe scendere il Torino visto sabato sera all’Olimpico con il Milan e non quell’ectoplasma materializzatosi al Bentegodi il giorno della Befana e purtroppo non solo in quell’occasione, ma anche in altre in questa stagione. Segnare sarà l’unico obiettivo del Torino perché la partita è da dentro o fuori e non ce n’è una seconda per provare a cambiare l’esito o a raggiungere l’obiettivo. Sarà quindi compito prima di chiunque altro di Amauri e Martinez fare gol e non ultimo del neo acquisto Maxi Lopez, che però ha svolto un solo allenamento con i nuovi compagni di conseguenza non può conoscere né schemi né movimenti che vuole Ventura. Se sarà mandato in campo dovrà affidarsi all’innato istinto a fare gol che ogni attaccante dovrebbe avere purché i compagni lo riforniscano adeguatamente, ma questo vale per tutti, anche se nel Torino non sempre le punte vengono messe nella migliore condizione per scaraventare la palla nella rete avversaria.

 

Per il Torino provare a passare il turno in Coppa Italia non vuol solo dire battere una delle squadre più in forma del campionato, ma puntare ad arrivare alla finale di Coppa Italia perché questo potrebbe cambiare l’esito della stagione e permettere ai granata di disputare l’Europa League della prossimo anno. Il regolamento infatti prevede che chi vincerà questa competizione accederà a quella internazionale, ma anche chi disputa la finale ne avrà l’occasione  passando dai preliminari se l’altra squadra finalista in campionato si sarà piazzata in uno dei posti, dall’uno al cinque, che garantiscono l’accesso alla Champions o all’Europa League. Visto che il Torino ha lasciato parecchi punti per strada in questo campionato e a una giornata dalla conclusione del girone d’andata si trova al quattordicesimo posto con diciannove punti è quasi impossibile che possa raggiungere a fine campionato il quinto o il sesto posto, oggi contesi da Napoli e Sampdoria (30 punti) e Fiorentina e Genoa (27) scavalcando ben otto o nove squadre. Sempre da regolamento anche il sesto posto potrebbe essere utile per accedere ai preliminari d’Europa League se le due finaliste della Coppa Italia in campionato si piazzassero fra il primo e il quinto posto. Puntare sulla Coppa Italia per il Torino diventa importantissimo non solo per vincere un trofeo che manca dal 1993, ma anche per non sciupare ciò che è stato fatto lo sorso anno con l’approdo in Europa League dopo venti anni. Fare la meteora in campo internazionale non è poi così gratificante e oltretutto non disputare l’Europa League della prossima stagione vorrebbe dire per la società incassare meno soldi, cosa che poi inevitabilmente si ripercuoterebbe sul mercato estivo con tutte le conseguenze che ne deriverebbero, non ultima il malcontento dei tifosi. La Coppa Italia serve eccome al Torino, ma per conquistarla non basta creare occasioni da gol servono i gol veri e propri.