L'altra faccia della luna, Birsa vs Cerci
E' stato l'album più celebrato della storia della musica "The dark side of the moon" dei Pink Floyd, che ci ha fatto scoprire il lato oscuro della luna attraverso una musica irripetibile. Spostando l'argomento nel Torino prendiamo a prestito il titolo per parlare di due giocatori che ieri hanno fatto la differenza, uno in negativo, il lato scuro della luna, e l'altro in positivo, la parte a noi visibile che illumina anche la notte più buia. Il primo è Cerci, il secondo è Birsa. Uno è arrivato in pompa magna, come il giocatore che avrebbe elevato il gioco di Ventura, l'altro era considerato semi sconosciuto, in quanto nel Genoa l'anno scorso ha giocato poco, in più, appena è arrivato a Torino, si è subito infortunato in nazionale con la sua Slovenia. Anche a causa del suo ritardo nella preparazione con il gruppo, Ventura sta ancora centellinando le sue presenze, ma crediamo che da oggi in avanti Birsa debba giocare sempre titolare. Chiaro che se andiamo a valutare il secondo tempo granata c'è poco da sorridere, considerando come il Milan è andato a nozze nella saga dei gol (complice anche l'arbitro...), ma l'apporto di Birsa è stato importante, se non che è risultato uno dei migliori dei suoi, per non dire il migliore, riuscendo anche a sbloccare Bianchi sotto rete, grazie ad un suo cross generoso e preciso come non si vedeva da tempo. Cerci rimane un giocatore a metà, piedi buoni, ma testa altrove, così anche la classe frana sotto la negligenza.
Gira persino voce che Ventura si sia sentito male per un diverbio proprio con l'ex viola, speriamo non sia vero, perchè non sarebbe giusto che un allenatore si ammali per colpa di un giocatore che scende in campo solo quando il suo cervello si ricorda delle sue potenzialità, ma ha sempre troppe amnesie. La Fiorentina l'anno scorso l'ha messo fuori rosa, riprendendolo in considerazione nel finale quando si è provato di tutto per ottenere la salvezza anticipata. Il fatto che Birsa non abbia trovato spazio l'anno scorso tra i Grifoni, prossimi avversari del Torino domenica prossima, è buon segno, infatti per le stagioni fallimentari che stanno vivendo i rossoblù è normale che uno come Birsa non abbia giocato, della serie gli errori portano alla crisi.
Cerci ha giocato la sua miglior partita con la Fiorentina, per mettersi in mostra contro chi non aveva creduto in lui. Birsa può fare lo stesso domenica, ma considerando la sua testa, non lo farà per rivalsa, perchè è un ragazzo estremamente intelligente (e con un'ottima padronanza dell'italiano), bensì per far vedere al Toro che può essere lui il primo acquisto di gennaio. Birsa piace per la sua modestia che è anche la sua forza, deciso, tecnico, con una buona visione di gioco. Un appello al mister: non stia male per Cerci, creda in Birsa e guardi avanti. La salute in primis.