Juric e la società sembra che vogliano cose differenti per il Torino: ultimo motivo del contendere Lukic

29.01.2023 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La possibile cessione di Lukic vede Juric e il duo Cairo e Vagnati su posizioni differenti: l’allenatore vorrebbe che restasse almeno fino a giugno, mentre i due massimi dirigenti vorrebbero darlo via subito, anche se svendendolo un po’, il Fulham offre una decina di milioni, nell’ottica comunque di incassare il più possibile perché tanto poi in estate avvicinandosi la scadenza  del contratto, 30 giugno 2024, il rischio che il cartellino valga ancora meno aumenta. La società, spendendo circa 16 mln, oltretutto ha preso Ilic, giocatore che Juric desiderava, quindi a centrocampo non resterebbe un vuoto, peccato però che il mister nell’ottica di avere maggiori soluzioni di qualità vorrebbe che Ilic si aggiungesse a Lukic, Ricci e Linetty.

Ieri a Empoli Juric ha dato spazio a quei giocatori che fanno parte delle seconde linee Bayeye, Seck e Radonjic e a centrocampo ha schierato il duo formato da Ricci e Linetty e la squadra nel primo tempo non si è espressa come poi ha fatto quando nella ripresa sono entrati subito Lukic e Sanabria e dopo dieci minuti anche Miranchuk e Singo, quest’ultimo non autore però di chissà quale prestazione. Il Torino era sotto di un gol, Luperto 37’, e ne ha incassato anche un altro, Marin 69’, ma è anche riuscito a rimontare, Ricci 82’ e Sanabria 85’, ed  è andato vicino a vincere, pali colpiti da Ricci 60’ e da Miranchuk 91’. Lukic ha dato equilibrio al centrocampo e permesso al giovane Ricci di fare un secondo tempo di ottimo livello, mentre nel primo era apparso poco incisivo, Miranchuk ha illuminato la manovra offensiva e Sanabria essendo un attaccante di ruolo, anche se in generale non è avvezzo al gol, ha segnato una rete che è risultata preziosa per evitare la sconfitta.

A fine partita Juric non si è presentato alle consuete interviste di rito mandando il suo vice Paro e ufficialmente non lo ha fatto perché stanco e provato da una partita con alti e bassi vissuta su un’altalena emotiva fra arrabbiature e contentezza. La verità è poi emersa, come riporta Tuttosport: c’è stata una nuova lite con il direttore tecnico Vagnati, non ha sfiorato la rissa come quella in estate durante il ritiro in Austria, ma il motivo del contendere è stato Lukic e chissà che non abbiano influito anche l’offerta del Leicester per Schuurs, 28 milioni più Praet, arrivato nemmeno sei mesi fa e dimostratosi un più che valido sostituto di Bremer ceduto per risanare i conti societari, e in generale i “mal di pancia” provocati al mister dai mancati rinnovi, su tutti appunto quello di Lukic, dopo che in estate per questo motivo era già stato perso Belotti, e dai riscatti di chi è in prestito, alla fine della scorsa stagione tornarono da dove erano venuti Mandragora, Pobega, Praet, Pjaca e Brekalo, quest’ultimo  non volle restare e adesso è appena finito alla Fiorentina che mercoledì sarà affrontata nei quarti di Coppa Italia, e fra qualche mese c’è il rischio che si ripeta la stesa cosa con Miranchuk, Vlasic e Lazaro.

Prima della gara vincente con la Fiorentina Juric aveva detto: “E’ un momento di decisioni importanti per capire quale strada prenderà il Torino”. E aveva aggiunto: “Per me è importantissimo che la squadra faccia sei mesi alla grande, che continui a crescere, che i giocatori migliorino. Abbiamo grande voglia di fare bene in campionato e abbiamo anche un grande obiettivo in Coppa Italia che porterebbe la semifinale a Torino”. E alla vigilia del match con l’Empoli: "Noi non guardiamo all’Europa, non siamo costruiti per l'Europa. Non so quante volte devo dirlo e non ci siamo neanche vicini come concetto e per quello che bisogna fare per esser una squadra della quale si dica si può. Poi non rinunciamo a niente e andiamo a fare partire sempre al massimo. Ma noi non abbiamo questa ossessione. Quando si faranno le cose in un modo diverso allora mi presenterò e dirò che quest’anno voglio puntare all’Europa. Questo è il mio concetto. Comunicazione diversa? Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di ciò che siamo e che possiamo andare a San Siro e fare grandi cose, ma anche perdere contro lo Spezia perché se non siamo al 100% non siamo competitivi, come si è visto. Ma sappiamo anche che se giochiamo contro una squadra come la Fiorentina, che come ho visto l’atro giorno ha un potenziale immenso per i cambi e per i giocatori che ha, possiamo competere e batterli. Per questo non rinunciamo a niente, ma non abbiamo questa ossessione e se perdiamo con lo Spezia siamo depressi e se poi si vince allora si guarda in avanti: andiamo per la nostra strada migliorando le cose, cercando di fare il massimo e vedremo dove potremo arrivare". Ed anche "Per me Lukic è fortissimo perché abbina le due fasi: sia il gioco sia gli inserimenti e fa gol. E’ diventato tosto e intelligente. Poi evidentemente ci sono le dinamiche e mi dispiace che non si facciano le cose nel modo che vorrei per evitare certe problematiche. Cosa che vedo succedere un po’ in tutte le società: la difficoltà sui rinnovi, l’andare via di giocatori a parametro zero e tutto. Adesso si vedrà come evolveranno le cose e cosa vuole anche il ragazzo. Secondo me, Lukic è un giocatore fortissimo. La mia idea è non solo sostituire chi va via, i nuovi bisogna sperare di riuscire a portarli al livello di chi c’era prima, ma aggiungere qualcuno a quelli che io ritengo siano forti. Allora si può tornare alla domanda sull’Europa e mi prendo la responsabilità perché c’è lo zoccolo duro e poi la società non solo sostituisce Bremer con Schuurs, ma si immette altra gente che consideriamo più forte e allora l’allenatore risponde con il suo lavoro e mi si possono mettere in bocca anche altri obiettivi, ma in questo momento noi non siamo in questa situazione.Siamo al punto che stiamo sistemando le cose, sono giusti il bilancio e la società non ha problemi, ma, secondo me, non abbiamo ancora fatto l’altro passo per ottenere qualche cosa di più”.

Che dire, sembra proprio che Juric e Cairo e Vagnati non siano sulla stessa lunghezza d’onda per quel che riguarda il Torino. Si spera di sbagliarsi, vedremo tanto il calciomercato chiude fra due giorni.