Immobile deve poter fare la differenza per il Torino e per se stesso
Ciro Immobile era ritornato al Torino con grandi aspettative e creando un entusiasmo smisurato. Subito con il Frosinone era stato mandato in campo da Ventura, di solito parecchio restio a utilizzare gli ultimi arrivati non fosse altro perché magari considerati non in perfetta forma fisica in quando abituati ad altro tipo di preparazione atletica, ed effettivamente Ciro aveva fatto la differenza rivitalizzando anche il compagno di reparto Belotti, che prima aveva segnato solo un gol, mentre dopo cinque.
Con il Frosinone Immobile aveva avuto tre occasioni da gol, aveva fatto due tiri nello specchio della porta, un gol, su azione due tiri fuori e il Torino aveva vinto. Nel recupero della partita con il Sassuolo sette occasioni da gol, un tiro nella porta avversaria e un assist e la squadra aveva pareggiato. Proseguendo, con la Fiorentina era stato utilizzato 73 minuti e non compare nelle statistiche se non per un fallo fatto e una palla persa e il Torino aveva perso. Con il Verona, in campo per 88 minuti, due occasioni da gol, su azione un tiro fuori dallo specchio della porta, due cross e pareggio per la squadra. Con la Sampdoria, utilizzato solo per 22 minuti, un’occasione da gol, due assist e altro pareggio per il Torino. Con il Chievo è tornato a disputare l’intera partita, due occasioni da gol, su azione due tiri fuori dallo specchio della porta, un assist e sconfitta per la squadra. Con il Palermo, in campo per 87 minuti, quattro occasioni da gol, tre tiri in porta, due reti, su azione tre tiri fuori dallo specchio della porta, tre assist, un cross e il Torino aveva vinto. Con il Carpi tre occasioni da gol, su azione due tiri fuori, un assist, due cross e la squadra aveva pareggiato. Infine, con il Milan tre occasioni da gol, due tiri in porta, su azione un tiro fuori, un cross e il Torino a perso. E’ evidente che non sempre Immobile è riuscito a fare la differenza e i dati che si trovano sul sito della Lega serie A sono oggettivi, perché sono raccolti con gli stessi criteri per tutte le partite.
Un solo giocatore non può cambiare le sorti di una squadra, al massimo può riuscire a cambiare quelle di una partita, quindi a Immobile non si può chiedere più di tanto. Ciro ha assoluto bisogno della collaborazione di tutti i compagni per dare di più. Ventura deve trovare le soluzioni utili ad aiutarlo e a metterlo nella condizione di fare la differenza perché Immobile non lesina impegno, corsa e si sacrifica per la squadra, ma rischia di disperdere troppe energie e di finire per essere meno lucido sotto porta con danno per il Torino e per lui stesso. Finora a beneficiare massimamente dell’arrivo dì Immobile è stato Belotti, non altrettanto il Torino e lo stesso Ciro, a parte il giocare con continuità rispetto a quello che accadeva al Siviglia e al Borussia Dortmund dimostrando di non essersi involuto, ha potuto dare meno, però, di quello che è nelle sue corde e non per colpa sua. Il Torino ha bisogno d’Immobile, del miglior Immobile, sta a Ventura e alla società decidere se per il bene della squadra conviene supportare adeguatamente Ciro oppure sacrificarlo senza trarre da lui il massimo.