Il Torino alla prima in Coppa Italia davanti al suo pubblico tra squadra da scoprire, dubbi da sciogliere e “colpi” di mercato ancora non fatti

Il Torino alla prima in Coppa Italia davanti al suo pubblico tra squadra da scoprire, dubbi da sciogliere e “colpi” di mercato ancora non fattiTUTTOmercatoWEB.com
Cairo e Baroni
Oggi alle 11:15Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Da questa sera alle 21,15 si fa sul serio per il Torino che ha l’obbligo morale di accedere ai sedicesimi di Coppa Italia eliminando il Modena, ambiziosa squadra di Serie B. La competizione per i granata, che l’hanno vinta cinque volte (1936, 1943, 1968, 1971 e 1993), è diventata negli ultimi vent’anni sinonimo solo di delusioni visto che al massimo il percorso in sole quattro occasioni è durato fino ai quarti (2008-2009, 2017-2018, 2019-2020 e 2022-2023).

Il Torino del nuovo allenatore Marco Baroni si presenterà davanti al suo pubblico con una veste nuova dovuta ai giocatori ceduti e a chi è arrivato, non ci sono più Milinkovic-Savic, Donnarumma, Walukiewicz, Borna Sosa, Linetty, Ricci e Karamoh e con i nuovi Israel, Ismajli (infortunato), Anjorin, Ngonge, Aboukhlal e Simeone più i ritorni di prestiti di Sazonov, Ilkhan e Binay Balcot. Però allo stesso tempo con il medesimo modulo della seconda parte della scorsa stagione il 4-2-3-1, che era quello sul quale si voleva costruire la squadra e quindi il più utilizzato anche durante la preparazione estiva, ma che potrebbe mutare nel 4-3-3 per far giocare insieme Zapata, quando (presumibilmente dopo la sosta per gli impegni della Nazionale) a settembre tornerà in piena forma e in pianta stabile, e Simeone con l’alternativa ai due di Adams. E dare maggiore robustezza al centrocampo inserendo un terzo elemento.

Per quanto si è visto nelle amichevoli la squadra granata non ha convinto: la difesa è stata un colabrodo, in 5 match mai la porta inviolata e ben 11 reti subite, il centrocampo si è dimostrato non adeguato, mancando chi mettesse ordine e dettasse i tempi di gioco e quindi non riuscendo a fare da schermo alla difesa e da motore propulsivo per la fase offensiva, e l’attacco è stato alquanto sterile, solo con la Cremonese sono arrivati 4 gol e per il resto altri tre, uno per gara con Ingolstadt e in ognuna delle due con il Monaco, e nessuno con il Valencia. Non mancano quindi i dubbi sul potenziale della squadra.

E’ vero che dall’ultima amichevole in Spagna sono passati 9 giorni nei quali Baroni ha lavorato al Filadelfia e di conseguenza l’inserimento dei nuovi è progredito e la squadra è stata più amalgamata per cui c’è curiosità di vedere che progressi sono stati fatti. La probabile formazione schierata con il 4-2-3-1 è: Israel in porta; linea difensiva formata da Pedersen, Coco, Maripán e Biraghi: a centrocampo Anjorin e Casadei; trequarti con Ngonge, Vlasic e Aboukhlal; e come punta Adams che farà staffetta con Simeone. Potrà vedersi in campo anche Zapata poiché, soprattutto se la partita lo concederà, è nelle intenzioni di mister Baroni farlo giocare nei 15-20 minuti finali. Di conseguenza nel corso del secondo tempo si potrebbe vedere il Torino passare al 4-3-3.

A prescindere da questa partita resta il fatto che la rosa non è completa; mancano un terzino sinistro che faccia da vice a Biraghi e l’idea è il giovane Fortini della Fiorentina, e fino alla presentazione di Baroni avvenuta il 1° agosto anche un esterno d’attacco, come aveva promesso il presidente Cairo, ma adesso la priorità sembra essere un centrocampista che faccia da regista prendendo in mano le redini della squadra. Si era parlato di Asllani dell’Inter (i nerazzurri chiedono 15-16 milioni o in alternativa una elevata percentuale, non meno del 30, sulla futura rivendita), ma l’inserimento del Bologna, che monitora anche la situazione del rinnovo di Mandragora con la Viola che al momento vive una fase di stallo, sembra aver fatto virare il Torino su Nicolussi Caviglia del Venezia, che non era fra i convocati per la partita di Coppa Italia con il Mantova a causa di problemi fisici. E comunque l’ex Juventus è tenuto d’occhio anche da Bologna e Fiorentina e in caso di acquisto il 10% della cifra andrà ai bianconeri per accordi pregressi al momento del suo passaggio ai lagunari. Tirarla per le lunghe per il centrocampista e non prendere un elemento d’esperienza e qualità sarebbe un boomerang, tanto più che nelle casse del Torino ci sono i soldi. Il problema è che prima si deve vedere poiché nella lista dei giocatori non ci sono più slot per gli over 22 e al momento c’è già 1 giocatore in più.

Il Torino questa sera non può deludere i suoi tifosi e una gara convincente sul piano del gioco e su quello del risultato vincente è propedeutica, permetterebbe di preparare il match senza patemi e macigni sulle spalle, al debutto in campionato fra sette giorni a San Siro con l’Inter.
Senza fare voli pindarici e creare illusioni, col Modena non ci si aspetta un Torino brillante e capace di segnare senza problemi passando il turno di Coppa Italia senza sforzi, ma una squadra determinata e che sia in grado di non balbettare al cospetto di una formazione di Serie B.