Il ko di Pellegri dimostra che il Torino deve subito cercare un attaccante

23.09.2022 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
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Pietro Pellegri purtroppo è un ragazzo molto sfortunato, infatti dal suo esordio in Serie A il 22 dicembre 2016, aveva  15 anni e 280 giorni età che ha fatto di lui una promessa del calcio italiano, non ha mai potuto sbocciare a causa di numerosi infortuni, anche gravi, che lo hanno messo più volte ko. L’ultimo ieri sera con l’Under 21: dopo soli 28’ dell'amichevole con l’Inghilterra ha dovuto chiedere il cambio per un problema all’adduttore. Bisognerà attendere l’esito degli accertamenti che dovrà fare questa mattina per sapere l’entità dell’infortunio, magari gli basterà solo un po’ di riposo però rischia di saltare le prossime tre giornate di campionato con Napoli, Empoli e Juventus.

Se l’infortunio di Pellegri dovesse rivelarsi di una certa entità sarebbe un guaio per il Torino, che nelle prime sette giornate di campionato ha realizzato solo 6 gol. Infatti, a Juric rimarrebbe solo Sanabria come punta di ruolo e l’attaccante paraguaiano finora ha realizzato solo una rete nella prima gara di campionato a Monza. Il Torino ha parecchie mezze punte o trequartisti che dir si voglia, Vlasic, Miranchuk, Radonjic, Seck, Karamoh e volendo anche Ilkhan, ma nessuno di loro è un centravanti e questo comporterà che almeno fino al 2 gennaio, quando aprirà la sessione invernale del calciomercato, il club granata non possa correre ai ripari. Certo esistono gli svincolati, ma se lo sono un motivo ci sarà.

Il Torino in estate aveva fatto la scelta di puntare su Sanabria e Pellegri, che era stato prima non riscattato dal Monaco, ma poi comunque preso spendendo 5 milioni di euro e facendogli un contratto triennale con opzione esercitabile dal club di prolungare per un altro anno il rapporto. Ora a prescindere dall’entità dell’infortunio all’adduttore di Pietro, sarà inevitabile che dovrà essere centellinato il giocatore. Già in estate si era dovuto fermare a causa di una botta alla coscia destra rimediata in allenamento il 16 luglio scorso che lo aveva costretto a continuare il ritiro, che era iniziato l’11 luglio, svolgendo prima terapie e poi allenamenti personalizzati. In campo era tornato per la partita di Coppa Italia il 6 agosto con il Palermo, subentrando a Sanabria al 77’ e segnando dopo due minuti il gol del definitivo 3 a 0. E poi nelle prime sette gare di campionato ha giocato in totale 157’.

Diventa quindi inevitabile che il Torino subito si attivi per cercare una punta, senza aspettare in modo che a gennaio all’apertura del calciomercato possa ingaggiarlo, anzi l’ideale sarebbe prenderlo prima chiedendo una deroga affinché alla ripresa del campionato dopo la sosta per il Mondiale, il 4 di gennaio contro il Verona, Juric possa averlo a disposizione e con già degli allenamenti con la squadra alle spalle.