Il Crotone è motivato a salvarsi e il Torino a non fare la figura del pollo
Sabato pomeriggio, anche se il giorno dopo sarà Pasqua, il Torino non dovrà scendere in campo con la sicurezza di chi si trova a metà classifica e non rischia nulla, con la certezza di chi non ha più la possibilità di conquistare nulla e con la superiorità di chi affronterà un avversario che, con tutto il rispetto, ha qualità minori. Sottovalutare il Crotone sarebbe un errore gravissimo, infatti, i calabresi nello scorso turno di campionato, battendo l’Inter e sfruttando il fatto che l’Empoli non è andato oltre il pareggio con il Pescara, hanno alimentato le proprie speranze di lottare per la salvezza portandosi a soli tre punti da toscani, quando mancano ancora sette partite alla fine del campionato. Il Torino dal canto suo è appena tornato a vincere in trasferta dopo ben centoquaranta giorni è sarebbe un peccato se nella gara successiva non desse continuità a un piccolo traguardo che ha appena raggiunto, anche perché in casa i granata non vincono da più di un mese, l’ultima volta fu il cinque marzo con il Palermo, poi due pareggi con Inter e Udinese.
Se la classifica non potrà essere migliorata più di tanto il Torino ha comunque il dovere morale, verso se stesso e verso il campionato, di profondere il massimo impegno. La stagione dei granata è trascorsa fra alti e bassi finendo troppo presto per non avere più traguardi da raggiungere. Valutando con il metro che il Torino non è più una squadra che lotta per non retrocedere, ma che ambisce a traguardi europei non si può essere del tutto soddisfatti di questo campionato. Troppi i gol presi, ben cinquantadue divisi fra i ventuno in casa e i trentuno in trasferta. Eccessivo in negativo l’andamento lontano dalle mura amiche, finora solo tre vittorie a fronte dei cinque pareggi e delle otto sconfitte. Non bastano a compensare tutto questo né il gran numero di gol realizzati, cinquantanove, trentasei in casa e ventitré in trasferta, e neppure le otto vittorie e i sei pareggi a fronte di una sola sconfitta al Grande Torino. Persino avere Belotti che battaglia per vincere la classifica cannonieri, al di là dell’immenso piacere, rischia di essere quasi una beffa perché alla fine del torneo la squadra non sarà andata oltre il piazzarsi in una zona tranquilla di metà classifica, posizione più posizione meno.
Motivazioni il Torino ne ha per dare un senso a quest’ultimo scorcio di campionato. Il traguardo posto da mister Mihajlovic di conquistare più punti rispetto ai ventinove del girone d’andata non equivale a vincere la coppetta nel trofeo tra scapoli e ammogliati. E’ un’indicazione per far capire che non si deve mai mollare, che se oggi ci si pone una meta e si riesce a raggiungerla domani si potrà alzare la posta e si avrà la determinazione per arrivare al traguardo senza dover ridimensionare le ambizioni com’è accaduto quest’anno. Ecco perché il Torino con il Crotone dovrà disputare una super partita e grazie al cielo che i calabresi hanno la grandissima motivazione di salvarsi così almeno daranno filo da torcere ai granata che saranno chiamati a non fare la figura dei polli.